Il nome generico (Isoetopsis) deriva da due parole greche"isos" (ίσος), che significa "uguale", e "etis" (ήτις), che significa "seme".[4] L'epiteto specifico ( graminifolia) significa: foglie simili a quella della graminia.
Il nome scientifico della specie è stato definito dal botanico Nicolai Stepanowitsch Turczaninow (1796-1863) nella pubblicazione " Bulletin de la Société Imperiale des Naturalistes de Moscou. Moscow" ( Bull. Soc. Imp. Naturalistes Moscou 24(1): 175) del 1851.[5] Il nome scientifico del genere è stato definito nella stessa pubblicazione.
Fusto. La parte aerea in genere è prostrata. Altezza media: 5 cm.
Foglie. Le foglie sono disposte in modo alternato e sessili. La lamina, più o meno carnosa, è semplice, stretto-lineare e ampia alla base. Le foglie in genere sono prive di ghiandole. Dimensione delle foglie: lunghezza 2 – 5 cm; larghezza 1 – 2 mm.
Infiorescenza. Le sinflorescenze sono composte da capolini fittamente disposti alla base delle foglie. Le infiorescenze vere e proprie sono composte da un capolino terminale sessile di tipo radiato con fiori eterogami. I capolini sono formati da un involucro, con forme da cilindriche a campanulate, composto da 10 - 12 brattee, al cui interno un ricettacolo fa da base ai fiori di due tipi: fiori del raggio e fiori del disco. Le brattee, con forme oblunghe-ovate, apici ottusi e non carenate ma con un ampio margine ialino e a consistenza erbacea, sono disposte in modo più o meno embricato su 2 serie. Il ricettacolo in genere è nudo ossia senza pagliette a protezione della base dei fiori; la forma varia da piana a conica.
fiori del raggio (esterni) da 8 a 12 per capolino: sono femminili e sono disposti su una sola serie; la forma è ligulata (zigomorfa) terminante con tre lobi triangolari;
fiori del disco (centrali) da 2 a 4 per capolino: hanno forme snelle tubulose (attinomorfe) terminanti con 4 lobi; sono funzionalmente maschili.
Corolla: i colori della corolla sono giallo (i fiori del disco) e verdastri o porpora (i fiori del raggio).
Androceo: l'androceo è formato da 5 stami sorretti da filamenti generalmente liberi; gli stami sono connati e formano un manicotto circondante lo stilo; le teche (produttrici del polline) alla base sono troncate e sono lievemente auricolate (molto raramente sono speronate o hanno una coda); le appendici apicali delle antere hanno delle forme piatte e ovate-oblunghe; il tessuto endoteciale (rivestimento interno dell'antera) è quasi sempre polarizzato (con due superfici distinte: una verso l'esterno e una verso l'interno). Il polline è sferico con un diametro medio di circa 25 micron; è tricolporato (con tre aperture sia di tipo a fessura che tipo isodiametrica o poro) ed è echinato (con punte sporgenti).[10][13]
Gineceo: l'ovario è inferouniloculare formato da 2 carpelli.[6] Lo stilo (il recettore del polline) è profondamente bifido (con due stigmi divergenti) e con le linee stigmatiche marginali separate.[14] I due bracci dello stilo hanno una forma deltoide e sono papillosi o ricoperti da ciuffi di peli.
achenio: gli acheni, con forme obovate, sono lateralmente compressi (piatti) con due nervature laterali e privi di collo; la superficie è sericea; la parete dell'achenio è formata da celle contenenti rafidi ma prive di fitomelanina; il carpoforo normalmente è anulare; sono presenti setole con punte a forma di ancora;
pappo: il pappo è formato da circa 8 - 12 persistenti scaglie dalle forme obovate-ottuse.
Biologia
Impollinazione: tramite insetti (impollinazione entomogama tramite farfalle diurne e notturne).[7][8] Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori. Dispersione: i semi cadono a terra e vengono dispersi soprattutto da insetti come formiche (disseminazione mirmecoria). Un altro tipo di dispersione è zoocoria: gli uncini delle brattee dell'involucro (se presenti) si agganciano ai peli degli animali di passaggio che portano così i semi anche su lunghe distanze. Inoltre per merito del pappo il vento può trasportare i semi anche per alcuni chilometri (disseminazione anemocora).
Distribuzione e habitat
La specie di questa voce è distribuita in Australia.[3]
Sistematica
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[15], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[16] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[17]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie; la sottofamiglia Asteroideae è una di queste e rappresenta l'evoluzione più recente di tutta la famiglia.[1][9][10]
Filogenesi
Il genere della specie di questa voce è descritto nella sottotribù Asterinae, una delle quasi 40 sottotribù della tribù Astereae. In base alle ultime ricerche nella tribù sono stati individuati (provvisoriamente) 5 principali lignaggi:[2]
Basal grade: include alcuni generi isolati, il gruppo "South American-Oceania", alcune sottotribù africane e il gruppo dei generi legnosi del Madagascar.
Bellis lineage: comprende le sottotribù eurasiatiche e una sottotribù africana.
Aster lineage: include i generi asiatici di Asterinae e i principali gruppi dell'Australia e dell'Oceania.
North American lineage: include la vasta gamma di sottotribù del Nordamerica, Messico e alcuni gruppi distribuiti nel Sudamerica.
Il genere Isoetopsis (insieme alla sottotribù Brachyscominae) è incluso nel Aster lineage i cui caratteri principali sono: la base delle antere sono prive di code e non sono calcarate (speronate); le linee stigmatiche dei bracci dello stilo sono totalmente separate; i due bracci dello stilo hanno una forma breve o allungata da lanceolata a deltoide e possono essere papillosi o ricoperti da ciuffi di peli (all'esterno, mentre all'interno sono glabri). La distribuzione della maggior parte delle specie di questo gruppo è nelle regioni temperate nord e sud.[9]
La sottotribù Brachyscominae comprende oltre trenta generi suddivisi nei seguente gruppi:[2]
Brachyscome group
Calotis group
Vittadinia group
Elachanthus group
Incertae sedis
Olearia Moench sensu stricto
Unresolved Olearia segregates
Isoetopsis è incluso nel gruppo "Elachanthus group" insieme ai generi Elachanthus , Kippistia e parte di Minuria. In precedenti trattazioni questo genere era descritto nella sottotribù Podocominae.[10]
I caratteri distintivi della specie Isoetopsis graminifolia sono:[10]
il portamento è erbaceo sessile;
le foglie sono solamente basali raccolte in gruppo;
i capolini si trovano raccolti alla base delle foglie;
Kadereit J.W. & Jeffrey C., The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VIII. Asterales., Berlin, Heidelberg, 2007.
V.A. Funk, A. Susanna, T.F. Steussy & R.J. Bayer, Systematics, Evolution, and Biogeography of Compositae, Vienna, International Association for Plant Taxonomy (IAPT), 2009.
Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN978-88-299-1824-9.