Deriva dall'antico nome greco Ἱππόλυτος (Hippolytos), latinizzato in Hippolytus; è composto dalle radici greche ἵππος (híppos, "cavallo") e λύω (lýō, "sciogliere", "lasciar libero"), e il significato è dunque "[colui] che scioglie i cavalli", "liberatore di cavalli"[1][2][3][4][5]. Il primo dei due elementi, piuttosto diffuso nell'onomastica greca, si ritrova anche nei nomi Ipparco, Ippocrate, Filippo, Santippe e Melanippo.
Il nome è portato da diversi personaggi della mitologia greca, fra cui Ippolita, la regina delle amazzoni, e suo figlio Ippolito, avuto da Teseo[1][3][5]; essi hanno contribuito alla sua diffusione a partire dall'Umanesimo, andando a rinforzare una presenza che era già sostenuta dal culto dei vari santi così chiamati e, nel Sud Italia, da radici culturali greche[1]. Negli anni 1970, in Italia il nome era attestato ovunque, ma con più frequenza nel Sud continentale (con punte per il maschile in Calabria e per il femminile nel Barese); se ne contavano circa seimila occorrenze, in leggera maggioranza femminili[3].
In inglese, l'uso del nome è attestato a partire dal Medioevo, e sono attestate anche diverse antiche forme vernacolari (Ippolitus, Ypolitus, Hippolite, Hippolett, e varie altre)[4].
Onomastico
L'onomastico si può festeggiare in memoria di più santi, alle date seguenti: