Impero Durrani
L'Impero Durrānī (in pashtu درانیانو واکمني) è stato una monarchia localizzata nell'odierno Afghanistan, il cui territorio si estendeva nell'attuale Iran nord-orientale, nel Pakistan e nello Stato indiano del Punjab. Esso venne fondato nel 1747, con capitale Kandahar, da un capo militare dall'etnia afghana pashtun, di nome Aḥmad Shāh Abdālī (poi noto come Durrānī), che era stato il comandante della cavalleria dello Shāh afsharide di Persia, Nādir Shāh Afshār. Dopo l'Impero ottomano, quella Durrānī fu l'entità statuale islamica più estesa della seconda metà del XVIII secolo ed è spesso considerata come la realtà fondatrice dell'attuale Afghanistan. StoriaIl fondatore del regno, il comandante di cavalleria Aḥmad Shāh Abdālī, aveva servito Nādir Shāh durante la sua campagna contro i Curdi di Bojnurd, comandando un contingente di circa ottocento guerrieri d'élite della sua stessa etnia. Il contingente afghano decise di proclamare come nuovo sovrano il suo comandante, con il titolo di Durr-i Durrān (Perla delle Perle),[1] e il primo atto da regnante di questi fu di marciare con i suoi uomini alla conquista di Kabul, tolta al governatore Nāṣir Khān, fedele al sovrano deceduto, volgendosi poi verso oriente alla conquista di Peshāwar e Lahore che vennero però prese solo nel 1752. Al suo apice, l'impero durrani governava i territori dei moderni stati di Afghanistan e Pakistan, nonché parti dell'Iran nord-orientale e sud-orientale, del Turkmenistan orientale e dell'India nord-orientale ripartiti nelle province di Pichaver, Shikarpur, Sistan, Hazareh, Leia, Kashmir, Choch e nei Kanati di Gelalabad, Illumdur, Hazaragiat, Peshawar, Kabul, Quetta, Herat, Ugiaristan, Belucistan, Qalat, Zamindawar, Nausad, Farah, Khorasan, Bam, Murochak, Lahore. Nel XVIII secolo, l'impero durrani era la più grande realtà mussulmana al mondo per estensione dopo l'Impero ottomano. La città afghana di Kandahar fu la prima capitale dell'impero, prima di essere trasferita nel 1775-76 a Kabul (capitale estiva) ed a Peshawar (capitale invernale). I successori di Aḥmad Shāh governarono in modo tanto deplorevole che, a mezzo secolo dalla morte del suo fondatore, l'Impero Durrani progressivamente collassò e l'Afghanistan cadde preda di una distruttiva guerra civile che lo logorò dal suo interno. Gran parte dei territori conquistati da Aḥmad Shāh venne persa in poco tempo e dal 1818, i Sadozai (tribù pashtun), succeduti ad Aḥmad Shāh non controllavano che piccoli appezzamenti di territorio attorno a Kabul, per un raggio di circa 160 chilometri. Nel 1819 l'ultimo sovrano perse il controllo del Kashmir in favore dell'Impero Sikh nella rovinosa battaglia di Shopian.[2] L'Impero venne infine sciolto nel 1826, lasciando il posto all'emirato dell'Afghanistan ed all'Impero Maratha. Elenco degli imperatori
EsercitoL'esercito dell'impero durrani era basato essenzialmente sulla cavalleria armata e sulla strategia di attacchi "mordi e fuggi", combinati dall'uso di armi da fuoco usate alla maniera dei turco-mongoli.[3] Le truppe d'élite erano rappresentate da 10.000 sher-bacha archibugieri, derivati da un gruppo analogo (Qizilbash) precedentemente utilizzato al servizio di Nader Shah. All'esercito regolare veniva accostata una cavalleria irregolare o tribale legata al territorio dell'Afghanistan, armata di lancia e scimitarra. Venivano anche utilizzati arcieri a cavallo, ma la loro difficile formazione le rendeva truppe utilizzate solo occasionalmente. La fanteria aveva un ruolo minore nell'esercito durrani e, con l'eccezione di cannoncini rotanti montati sui cammelli (zamburak), in egual misura era reputata l'artiglieria.[4] Note
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