Imadaddin NasimiImadaddin Nasimi (in azero: عمادالدین نسیمی, in turco: İmmadın Nasimi; Shamakhi o Aleppo, 1369 ca – 1417) è stato un poeta azero. ʿAlī ʿImād al-Dīn Nasīmī (in arabo عمادالدین نسیمی?), spesso noto semplicemente come Nesimi, è stato un poeta ḥurūfī azero,[1][2][3][4] o turkmeno.[5][6][7] Noto con lo pseudonimo (o takhallus) di Nesīmī, compose un diwan in lingua azera,[8][9] uno in persiano[3][10] e un certo numero di poemi in arabo.[11] È considerato uno dei più grandi poeti mistici turchi dell'ultima parte del XIV secolo e dei primi anni del XV,[11] oltre che uno dei primi autori di divan in lingua turca (la lingua usata nel divan è praticamente simile all'attuale lingua azera).[11] BiografiaSi sa molto poco della vita di Nesīmī, compreso il suo vero nome. Molte fonti indicano che il suo nome reale era İmâdüddîn,[12][13] ma non manca chi afferma che il suo nome fosse Alî o Ömer.[14] È possibile che discendesse dal profeta islamico Maometto, dal momento che veniva chiamato sayyid, titolo riservato appunto ai discendenti diretti del Profeta. Il luogo di nascita di Nesīmī, come anche il suo vero nome, sono avvolti nel mistero: alcuni pretendono che fosse nato in una provincia chiamata Nesīm — da cui deriverebbe il suo pseudonimo, che altro non è se non una nisba — nelle prossimità di Aleppo, oggi in Siria (ma all'epoca nella Giazira),[12] o vicino a Baghdad, nell'attuale Iraq,[13] ma non esistono tracce di una simile provincia. Vi è anche chi pretende che sia nato a Shamakhi (nell'attuale Azerbaigian), ma forse solo perché suo fratello vi è sepolto. Dalle sue poesie risulta evidente che Nasimi era un seguace del movimento Ḥurūfī, che era stato fandato dal maestro di Nasimi Fażlullāh Astarābādī da Astarābād, che fu condannato per eresia e giustiziato ad Alinja vicino a Naxçıvan.[15] Il centro di influenza di Fażlullāh fu Baku (Azerbaigian) e la maggior parte dei suoi seguaci veniva da Shirvan (Azerbaijan).[16] Nesimi divenne uno dei sostenitori più autorevoli della dottrina Ḥurūfī e le idee del movimento sono state diffuse in gran parte attraverso la sua poesia. Mentre Fażlullāh credeva di essere lui stesso la manifestazione di Dio, per Nesimi al centro della creazione era Dio, il quale ha diffuso la sua luce sull'uomo. Attraverso il sacrificio e l'auto perfezionamento l'uomo può diventare tutt'uno con Dio.[17] Tra il 1404 e il 1417[12][14], come risultato diretto delle sue convinzioni - che sono state considerate blasfeme da parte delle autorità religiose contemporanee - Nesimi fu sequestrato e, secondo la maggior parte delle fonti[12][14] scuoiato vivo ad Aleppo. Un certo numero di leggende è nato intorno all'esecuzione di Nesimi, come ad esempio la storia secondo cui ha preso in giro i suoi carnefici con versi improvvisati e, dopo l'esecuzione, si pose la sua pelle scuoiata sulle spalle e se ne andò.[12] Un resoconto storico raro della manifestazione - la Tarih-i Heleb di Akhmad ibn Ibrahim al-Halabi - riferisce che il giudice, che era della scuola Malikiti di legge religiosa, non era disposto a condannare Nesimi per apostasia, e che l'ordine di esecuzione invece è venuto dal potere secolare dell'emiro di Aleppo, che sperava di evitare un'aperta ribellione.[18] Ancora oggi la tomba di Nasimi ad Aleppo resta un importante luogo di pellegrinaggio. EreditàIl lavoro di Nesimi rappresenta una tappa importante nello sviluppo della poesia, non solo in lingua azera, ma anche nella tradizione poetica Divan. Dopo la sua morte, il lavoro di Nesimi ha continuato a esercitare una grande influenza su molti poeti di lingua turca, e autori come Fuzûlî (1483? -1556), Khata'i (1487-1524), e Pir Sultan Abdal (1480-1550) possono essere annoverati tra i suoi seguaci. Nesimi è venerata nel moderno Azerbaigian, e uno dei quartieri della capitale, Baku, porta il suo nome. C'è anche un monumento a lui dedicato in città, scolpito da T. Mamedov e I. Zeynalov. Inoltre, l'Istituto di Linguistica presso l'Accademia delle Scienze dell'Azerbaigian porta il suo nome, e fu realizzato un film dedicato al poeta dall'Azerbaijanfilm studio nel 1973. Il 600 ° anniversario della nascita di Nesimi è stato celebrato in tutto il mondo nel 1973 con decisione dell'UNESCO, e rappresentanti di molti paesi hanno preso parte alle celebrazioni tenute sia in Azerbaigian e a Mosca Gli è stato dedicato un asteroide, 32939 Nasimi[19]. Note
Bibliografia
Traduzioni dal canzoniere turco: ‘Imādeddin Nesimi, Gedichte, a cura di M.R. Hess con una rielaborazione poetica di R. Moritzen, Sharq-Qarb, Baku 2012 ‘Imādeddin Nesimi, Ins Absolute schwand ich hin, mit Gott bin ich zu Gott geworden, a cura di M.R. Hess con una rielaborazione poetica di R. Moritzen, Sharq-Qarb, Baku 2012 (i due volumi costituiscono una traduzione integrale del canzoniere turco). D. Gualtieri, “Tra usignoli e rose”. Una silloge di poesie [in lingua turca] di Imadaddin Nasimi, nei versi italiani di Davide Gualtieri con la collaborazione di Maìs Nouriev, in “Archivi di Studi Indo-Mediterranei” IX (2019), sez. Traduzioni con testo a fronte > Turcica, pp. 1-23, liberamente accessibile online. Una ulteriore antologia dei componimenti in lingua turca è stata ritradotta dal russo in italiano: ‘Imadaddin Nasimi, Poesie, trad. it. di Olga Mazzina, Sandro Teti Ed., Roma 2019 Traduzioni del canzoniere persiano: Nasimi di Shirvan, Nel tuo volto è scritta la parola di Dio. Il canzoniere persiano del poeta martire dell'Hurufismo, a cura di C. Saccone, Centro Essad Bey-AIP, Seattle 2020 (unica traduzione in una lingua europea dei ca. 300 componimenti in lingua persiana di Nasimi, con saggio critico e ampia bibliografia). Voci correlateAltri progetti
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