Il cacciatore di fortunaIl cacciatore di fortuna (The Outcast) è un film del 1954 diretto da William Witney. È un western statunitense con protagonisti John Derek, Joan Evans, Jim Davis e Catherine McLeod. È basato sul racconto del 1951 Red Horizon di Todhunter Ballard.[2] TramaJet Cosgrave, dopo aver lasciato il paese natale quando era un ragazzo, dopo 7 anni di assenza vi ritorna, deciso a rivendicare con ogni mezzo la proprietà del ranch di famiglia, che, a suo parere, era stato fraudolentemente assegnato, alla morte di suo padre, in virtù di un testamento contraffatto, allo zio Linton, ora un maggiorente locale. Jet assolda una squadra di pistoleros guidati da Dude Rankin, che tuttavia si dimostra troppo violenta anche per un uomo privo di scrupoli come Jet. In conseguenza di ciò la banda di Duke cambia bandiera e si mette al servizio dello zio Linton. Alla faida famigliare si innesta l’intervento dei Polsen, allevatori insediati nel podere vicino, che in passato avevano avuto rapporti ambivalenti con entrambi i lati della famiglia Cosgrave. Intercorsi amorosi intervengono fra Judy Polsen e Jet, che peraltro non tralascia di corteggiare Alice Austin, la promessa sposa di Linton, non foss’altro che per far dispetto allo zio. La situazione si risolve dopo un gran spargimento di sangue ed un duello finale fra Jet e lo zio. ProduzioneIl film, diretto da William Witney su una sceneggiatura di John K. Butler e Richard Wormser e un soggetto di Todhunter Ballard (autore del racconto), fu prodotto da William J. O'Sullivan, come produttore associato,[3] per la Republic Pictures[4] e girato dal 15 settembre a metà ottobre 1953. I titoli di lavorazione furono The Fortune Hunter e Red Horizon. Alcune sequenze girate a Cañon City, nel Mountain Meadow Ranch nella Wet Mountain Valley e presso il fiume Arkansas, intorno a Florence.[2] DistribuzioneIl film fu distribuito con il titolo The Outcast negli Stati Uniti dal 15 agosto 1954[5] al cinema dalla Republic Pictures.[4] Altre distribuzioni:[5]
CriticaSecondo il Morandini il film è un "western Republic di serie, convenzionale, ma con un'efficace sfilata di duelli rusticani e furibonde galoppate". Il Trucolor risulterebbe, comunque, "orrendo".[6] Promozione
Note
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