I Don't Want to Miss a Thing

I Don't Want to Miss a Thing
singolo discografico
Screenshot tratto dal video del brano
ArtistaAerosmith
Pubblicazione29 luglio 1998
Durata4:56
Album di provenienzaArmageddon:The Album
Dischi1
Tracce2
GenerePop rock
Soft rock
Power ballad
EtichettaColumbia Records
FormatiCD, MC
Certificazioni originali
Dischi d'oroAustria (bandiera) Austria[1]
(vendite: 25 000+)
Francia (bandiera) Francia[2]
(vendite: 250 000+)
Giappone (bandiera) Giappone[3]
(vendite: 100 000+)

Messico (bandiera) Messico[4]
(vendite: 30 000+)
Paesi Bassi (bandiera) Paesi Bassi[5]
(vendite: 50 000+)

Dischi di platinoAustralia (bandiera) Australia (2)[6]
(vendite: 140 000+)
Belgio (bandiera) Belgio[7]
(vendite: 50 000+)
Danimarca (bandiera) Danimarca (2)[8]
(vendite: 180 000+)
Germania (bandiera) Germania[9]
(vendite: 500 000+)
Norvegia (bandiera) Norvegia[11]
(vendite: 50 000+)
Portogallo (bandiera) Portogallo[12]
(vendite: 10 000+)
Regno Unito (bandiera) Regno Unito (3)[13]
(vendite: 1 800 000+)
Spagna (bandiera) Spagna (2)[14]
(vendite: 120 000+)
Stati Uniti (bandiera) Stati Uniti (5)[15]
(vendite: 5 000 000+)
Svezia (bandiera) Svezia (2)[16]
(vendite: 60 000+)
Svizzera (bandiera) Svizzera[17]
(vendite: 50 000+)
Certificazioni FIMI (dal 2009)
Dischi di platinoItalia (bandiera) Italia[18]
(vendite: 50 000+)
Aerosmith - cronologia
Singolo precedente
(1998)

I Don't Want to Miss a Thing è un brano musicale scritto da Diane Warren e registrato dagli Aerosmith, pubblicato originariamente come traccia bonus delle edizioni argentine e brasiliane del dodicesimo album in studio del gruppo Nine Lives e poi come colonna sonora del film Armageddon - Giudizio finale, di Michael Bay.

Quando la Warren scrisse il brano, fu originariamente pensato per Céline Dion. Il singolo debuttò alla prima posizione della Billboard Hot 100, divenendo il primo fra quelli del gruppo a riuscirvi dopo 28 anni di carriera. Al primo posto, il brano rimase per ben quattro settimane, introducendo gli Aerosmith a una nuova generazione di fan. Nel Regno Unito, invece, raggiunse la posizione numero 4 della Official Singles Chart, diventando la hit del gruppo dal miglior piazzamento in tale classifica.

Posizioni in classifica

I Don't Want to Miss a Thing è stata la canzone di maggior successo nella carriera degli Aerosmith, debuttando al primo posto della Billboard Hot 100, dove è rimasta per quattro settimane dal 5 al 26 settembre 1998. Il singolo ottenne grandi riscontri anche a livello internazionale, raggiungendo la prima posizione in diversi paesi del mondo, tra cui Australia, Germania, Irlanda, Austria, Norvegia, Italia, Paesi Bassi, e Svizzera. I Don't Wanna Miss a Thing rimane ancora oggi l'unica canzone di un gruppo rock ad aver debuttato alla prima posizione della Billboard Hot 100.

Riconoscimenti

I Don't Want to Miss a Thing ricevette una candidatura come migliore canzone agli Oscar del 1999, piazzandosi secondo nella graduatoria generale dietro solo a When You Believe di Hans Zimmer e di Stephen Schwartz (prodotta per il lungometraggio Il principe d'Egitto[19]).

Nel 2006 il cantante dei Toto Joseph Williams ha reinterpretato il brano per l'album Two of Us.

La canzone è stata inserita da VH1 al secondo posto nella classifica delle "25 più grandi power ballad"[20] e al decimo posto nella classifica delle "100 più grandi canzoni d'amore".[21]

Video musicale

Il video musicale di I Don't Want to Miss a Thing, diretto da Francis Lawrence, è stato girato nel Minneapolis Armory[22]. Il video intreccia scene in cui si vede il gruppo suonare la canzone con altre di Armageddon. È presente un cameo di Liv Tyler, figlia del cantante Steven Tyler, che nel film interpreta il personaggio di Grace Stamper. Liv precedentemente era già apparsa in un clip degli Aerosmith, Crazy del 1994.

Il video inizia con alcuni colpi di luna e meteoriti, per poi dare una visione della terra, prima di ingrandirla e mostrare il gruppo esibirsi. In seguito viene rivelato come la band stia suonando di fronte a quello che sembra essere la base di un immaginario Space Shuttle. Insieme agli Aerosmith c'è anche una grande orchestra che si esibisce in sincronia con la melodia, fino a quando questi non vengono avvolti dal fumo che sancisce il decollo dalla rampa di lancio della navicella spaziale (lo Space Shuttle). Il video si conclude mostrando una lacrimosa Grace Stamper che tocca un monitor nel tentativo di raggiungere il padre (il vero padre Steven Tyler nel video; on-screen il padre Harry Stamper, interpretato da Bruce Willis nel film).

Durante le riprese del clip di I Don't Want to Miss a Thing, Steven Tyler si stava ancora riprendendo da un infortunio alla gamba subito nel corso del Nine Lives Tour, e quindi non si muove molto nel video.

Classifiche

Classifiche di fine anno

Classifica (1998) Posizione
Australia[32] 4
Austria[33] 6
Belgio (Fiandre)[34] 13
Belgio (Vallonia)[35] 27
Germania[36] 14
Italia[37] 2
Regno Unito[38] 17
Stati Uniti[39] 23
Svezia[40] 4
Svizzera[41] 5

Classifiche di fine decennio

Classifica (1990-99) Posizione
Stati Uniti[42] 73

Note

  1. ^ (DE) Aereosmith - I Don't Want to Miss a Thing – Gold & Platin, su IFPI Austria. URL consultato il 15 marzo 2021.
  2. ^ (FR) Aerosmith - I Don?t Want to Miss a Thing – Les certifications, su SNEP. URL consultato il 5 novembre 2021.
  3. ^ (JA) エアロスミス - ミス・ア・シング – 認定検索, su Recording Industry Association of Japan. URL consultato il 1º marzo 2021.
  4. ^ (ES) Certificaciones, su Asociación Mexicana de Productores de Fonogramas y Videogramas. URL consultato il 15 dicembre 2022. Digitare "I Don't Want to Miss a Thing" in "Título".
  5. ^ Dutch album certifications – Aerosmtih – I Don't Want to Miss a Thing, su nvpi.nl, Nederlandse Vereniging van Producenten en Importeurs van beeld- en geluidsdragers. URL consultato il 15 ottobre 2019 (archiviato dall'url originale il 20 maggio 2020).
  6. ^ (EN) ARIA Accreditations (1987-2010), su australianfuncountdowns.blogspot.it, ARIA Charts. URL consultato il 7 marzo 2008.
  7. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - singles 1998, su Ultratop. URL consultato il 29 settembre 2021.
  8. ^ (DA) I Don't Want to Miss a Thing, su IFPI Danmark. URL consultato il 18 ottobre 2023.
  9. ^ (DE) Aerosmith – I Don't Want to Miss a Thing – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 5 novembre 2021.
  10. ^ (NO) IFPI Norsk Platebransje, su ifpi.no, IFPI. URL consultato il 15 novembre 2014 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2012).
  11. ^ [10]
  12. ^ (PT) TOP AFP/AUDIOGEST - Semanas 01 a 13 de 2022 - De 31/12/2021 a 31/03/2022 (PDF), su Associação Fonográfica Portuguesa. URL consultato il 21 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2022).
  13. ^ (EN) I Don't Want to Miss a Thing, su British Phonographic Industry. URL consultato il 15 marzo 2021.
  14. ^ (EN) Awards Record, su El Portal de Música. URL consultato il 21 febbraio 2024. Digitare "Aerosmith" in "Artist" per visualizzare il contenuto desiderato.
  15. ^ (EN) Aerosmith - I Don't Want to Miss a Thing – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 5 novembre 2021.
  16. ^ (SV) Aerosmith – Sverigetopplistan, su Sverigetopplistan. URL consultato il 5 novembre 2021.
  17. ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 5 novembre 2021.
  18. ^ I Don't Want to Miss a Thing (certificazione), su FIMI. URL consultato il 3 gennaio 2017.
  19. ^ Academy Awards Database: Best Song Nominees for Diane Warren, su awardsdatabase.oscars.org. URL consultato il 14 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  20. ^ (EN) VH1's 25 Greatest Power Ballads, su rateyourmusic.com. URL consultato il 12 luglio 2020 (archiviato dall'url originale il 29 dicembre 2014).
  21. ^ (EN) VH1 - 100 Greatest Love Songs, su cs.ubc.ca. URL consultato il 29 dicembre 2014 (archiviato il 20 dicembre 2014).
  22. ^ Filming location, su imdb.com. URL consultato il 2 maggio 2019 (archiviato il 12 aprile 2016).
  23. ^ a b c d e f g h i j k (NL) Aerosmith - I Don't Want To Miss A Thing, su Ultratop. URL consultato il 30 agosto 2021.
  24. ^ (EN) Top Singles - September 28, 1998, su Library and Archives Canada. URL consultato il 30 agosto 2021.
  25. ^ (EN) Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Denmark, in Billboard, 28 novembre 1998, p. 43. URL consultato il 30 agosto 2021.
  26. ^ (EN) Nielsen Business Media, Inc., Hits of the World - Eurochart, in Billboard, 26 settembre 1998, p. 115. URL consultato il 30 agosto 2021.
  27. ^ (EN) Database, su The Irish Charts. URL consultato il 30 agosto 2021.
  28. ^ Classifica settimanale WK 36 (dal 28.08.1998 al 03.09.1998), su Federazione Industria Musicale Italiana. URL consultato il 30 agosto 2021.
  29. ^ (EN) Official Singles Chart: 4 October 1998 - 10 October 1998, su Official Charts Company. URL consultato il 30 agosto 2021.
  30. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  31. ^ a b c d e (EN) Aerosmith – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 30 agosto 2021. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  32. ^ (EN) ARIA Top 100 Singles for 1998, su Australian Recording Industry Association. URL consultato il 30 agosto 2021.
  33. ^ (DE) Jahreshitparade 1998, su austriancharts.at. URL consultato il 30 agosto 2021.
  34. ^ (NL) Jaaroverzichten 1998, su Ultratop. URL consultato il 30 agosto 2021.
  35. ^ (FR) Rapports annuels 1998, su Ultratop. URL consultato il 30 agosto 2021.
  36. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1998, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 30 agosto 2021.
  37. ^ I singoli più venduti del 1998, su Hit Parade Italia. URL consultato il 30 agosto 2021.
  38. ^ (EN) Official Top 40 best-selling singles of 1998, su Official Charts Company. URL consultato il 30 agosto 2021.
  39. ^ (EN) Billboard Top 100 - 1998, su longboredsurfer.com. URL consultato il 30 agosto 2021.
  40. ^ (SV) Årslista Singlar, 1998, su Sverigetopplistan. URL consultato il 30 agosto 2021.
  41. ^ (DE) Schweizer Jahreshitparade 1998, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 30 agosto 2021.
  42. ^ (EN) Geoff Mayfield, 1999 The Year in Music Totally '90s: Diary of a Decade - The listing of Top Pop Albums of the '90s & Hot 100 Singles of the '90s, in Billboard, 25 dicembre 1999. URL consultato il 30 agosto 2021.

Collegamenti esterni

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