È considerato uno dei più grandi poeti e scrittori armeni. Trasse ispirazione dal folklore nazionale.
Biografia
Figlio del locale parroco del villaggio, di lui in seguito lo stesso Tumanjan ebbe modo di dire:
«La cosa più preziosa che ho avuto nella mia vita è stato mio padre. Era un uomo onesto e uno tra i più nobili. Enormemente altruistico e generoso, riusciva tuttavia a mantenere una certa aria di solennità.[1]»
Dal padre ereditò l'amore e l'interesse per la dura vita dei contadini armeni, le loro tradizioni e le loro storie. In particolare il giovane Tumanjan si interessò alle loro leggende e fiabe, che sarebbero presto diventate materiale e fonte di ispirazione dei suoi scritti successivi.
Iniziò gli studi a Lori, presso una delle scuole più esclusive della regione, l'Istituto Nersisyan, dimostrandosi ben presto uno dei migliori studenti; tuttavia dovette abbandonare la scuola quando suo padre si ammalò gravemente e più tardi morì. Fu così che all'età di soli 16 anni dovette interrompere la parte formale e istituzionale della sua formazione per fare ritorno al suo villaggio natale per prendersi cura dei suoi familiari.
Opere
Leggende e ballate
Il cane e il gatto - 1886
Sfortunati mercanti - 1886
Sole e Luna - 1887
Akhtamar - 1891
Ororotsagogh -1893
Cielo e terra - 1894
La sposa maledetta - 1898
Aquila e quercia - nel 1898
Favole
Un uomo pazzo -1894
Il re di Chakhchakh - 1907
Il Vangelo - 1907
Ulik - nel 1907
The Liar - 1907
Viaggiatori 1907
Axe il fratello - 1907
Il Pesce parlante -1908
Clever and Stupid-1908
Monete d'oro nel 1908
Il Signore e il Servo -1908
La feroce ragazza -1908
L'invincibile Giacomo - 1909
Sutli Hunter-1910
Barekendan - 1910
Il fiore dell'Eden - 1911
Anonymous Hury - 1911
Non c'è carenza di cibo nell'anno 1911.
Nazar il Prode - Nel 1912
La morte di Kikos - nel 1913
Lo sfortunato Panos Tale - 1914
Nazar il Prode, su gasparean.com. URL consultato il 18 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2014).