Nel luglio del 1270, suo padre, Ugo XII, si imbarcò, al seguito del re di Francia, Luigi IX il Santo, per l'ottava crociata, che si diresse su Tunisi a cui fumesso l'assedio [6]; le forze assedianti furono colpite da un'epidemia di febbre e di dissenteria[6]; Ugo morì poco dopo il suo re che morì il 25 agosto[6]; secondo Père Anselme, Ugo morì nel 1282 e fu sepolto nell'abbazia di La Couronne, Charente[2]. Gli succedette nei titoli di Lusignano, La Marche e Angoulême, il figlio primogenito, Ugo, come Ugo XIII[2], sotto la tutela della madre, Giovanna di Fougères.
Nel 1283, suo fratello, Ugo XIII, fece un primo testamento in cui, in mancanza di discendenza, designava come suo successore Guido, ed in caso di morte di Guido lo zio (fratello di suo padre), anche lui di nome Guido[7]. Nel 1297, Ugo cambiò il testamento, diseredando il fratello, non solo dai suoi titoli, ma da tutti i suoi possedimenti, in quanto si era schierato coi suoi nemici[8].
Signore di Lusignano
Suo fratello, Ugo XIII, morì, senza discendenza, nel 1303[8]; la notizia viene riportata anche dal Continuatio Chronici Guillelmi de Nangiaco[9]. Guido, contrariamente alla volontà del fratello, Ugo XIII, gli succedette nei titoli di Lusignano, La Marche e Angoulême[2].
Col documento n° XXII, del 13 aprile 1308, del CHARTRIER DE PONS, CHARTES DE LA MAISON DE PONS, Guido (ego Guido de Luzigram, comes Marcharum et Angolismi), in assenza di discendenza diretta nominò suo erede il nipote, Elia Rudell[10].
Morte
Guido morì, l'anno successivo, e col documento n° LXXXIV dell'ottobre 1309, dei Documents historiques, bas-latins, provençaux et français, Tome I, il re di Francia, Filippo IV il Bello, rendeva note le ultime volontà testamentarie di Guido, che rendeva alla corona i suoi titoli, chiedendo di essere sepolto nella chiesa dei Frati Predicatori di Poitiers[11]. Col documento n° LXXXV dell'agosto 1310, dei Documents historiques, bas-latins, provençaux et français, Tome I, il re di Francia, Filippo IV il Bello, garantiva le signorie di Couhé e di Peyrat, alla sorella di Guido, Giovanna di Lusignano[12].
^La signoria di Lusignano, era costituita da proprietà attorno ad un castello nel Poitou, nei pressi di Lusignano, ed il signore era vassallo del conte di Poitiers.
E. F. Jacob, Inghilterra: Enrico III, in <<Storia del mondo medievale>>, vol. VI, cap. V, 1999, pp. 198–234
Charles Petit-Dutaillis, "Luigi IX il Santo", cap. XX, vol. V (Il trionfo del papato e lo sviluppo comunale) della Storia del mondo medievale, 1999, pp. 729–864
Henry Pirenne, "I Paesi Bassi", cap. XII, vol. VII (L'autunno del Medioevo e la nascita del mondo moderno) della Storia del Mondo Medievale, 1999, pp. 411–444.