Al termine della giornata è risultato assegnato matematicamente il primo titolo iridato stagionale; se lo è aggiudicato lo svizzero Stefan Dörflinger in classe 80 visto che manca solo una prova alla conclusione e ha un vantaggio di 24 punti sul diretto inseguitore, lo spagnolo Jorge Martínez. Per il pilota svizzero si tratta del quarto titolo mondiale consecutivo nella classe di minor cilindrata del mondiale, due ottenuti in classe 50 e due nella 80 che l'ha sostituita.
Nella classe regina con il quinto successo stagionale, lo statunitense Freddie Spencer si avvicina sempre di più al titolo mondiale, con il diretto inseguitore, l'altro statunitense Eddie Lawson distanziato di 17 punti e qui giunto al quarto posto.
Nella quarto di litro Freddie Spencer ottiene la settima vittoria stagionale e ormai manca pochissimo per l'ottenimento matematico del titolo iridato, avendo 37 punti di vantaggio sul secondo in classifica Anton Mang a tre gare dal termine della stagione.
Sul podio di Le Mans, insieme a Spencer, sono andati Mang e l'italiano Fausto Ricci[1].
Grazie al secondo posto, Gresini raggiunge la testa del mondiale, superando di un punto l'altro italiano Pier Paolo Bianchi giunto qui al quinto posto[2].
Ritornato da poco a gareggiare nelle piccole cilindrate dopo un inizio di stagione in cui aveva gareggiato senza risultati di rilievo nella classe 250, lo spagnolo Ángel Nieto ottiene il suo novantesimo successo nei GP del mondiale, precedendo sul traguardo il neo campione del mondo Stefan Dörflinger e l'olandese Henk van Kessel[2].
I risultati di Le Mans cambiano le posizioni in classifica, dove ora Schwärzel conduce con 61 punti, davanti a Streuer a 58; Biland, che rimane fermo a 50 punti, scivola in terza posizione.