È il tipo caratteristico di "cresta a barriera". Lungo i suoi 1.000 km di lunghezza dal meridiano di Soči a 100 km a nord di Baku, non è raro trovare cime sopra i 2000 m di altezza sul livello del mare. Nella sua parte centrale, la catena forma un altissimo bastione (tra il monte Elbrus, nella parte occidentale all'Adai-Joj o Uilpata [4646 m], dove i dislivelli non scendono mai sotto i 4.000 m). Separato da questo bastione dal corso superiore del fiume Ardon, a est c'è il massiccio del monte Kazbek, con un'altitudine superiore ai 5000 m.
Il Caucaso centrale ha dei ghiacciai che scorrono in strette valli all'ombra delle grandi foreste di conifere. È costituito da un nucleo di terre cristalline e metamorfiche, preceduto al nord e al sud da pieghe coerenti (flysch). Il vasto massiccio vulcanico dell'Elbrus domina la catena centrale; era in attività durante il Quaternario. Questa attività eruttiva latente è tuttora testimoniata dalla presenza di fonti termali e dalla persistenza di una certa attività sismica. È probabile che il movimento di sollevamento della catena montuosa continui ancora oggi.
A ovest, il nucleo antico scomparso sotto le rocce sedimentarie, forma una catena parallela molto vicina al versante meridionale (l'altitudine massima è compresa tra 3.000 e 4.000 m). Una spessa coltre di foreste copre le montagne esposte ai venti umidi che soffiano dal Mar Nero. A est di Kazbek e del passo di Darial, per il quale il Terek attraversa la catena, le montagne riassumono il loro carattere di barriera, ma l'altitudine media nel Caucaso centrale è inferiore (3.000 a 4.000 metri, come all'ovest).
A sud domina nettamente la depressione di Cachezia e dell'Azerbaigian, ma sul versante settentrionale della valle, in Daghestan, si estende, al contrario, sotto forma di massicci e altopiani: è la sezione più ampia parte della catena (ci sono quasi 200 km tra Machačkala e Cachezia, mentre nel Caucaso centrale non misura più di 100 km di larghezza).
Il Caucaso occidentale e il Caucaso orientale, sono più chiusi e differenziati dal Caucaso centrale, prestandosi più facilmente alla formazione di comunità montane, molto gelosi delle loro peculiarità nazionali. Tuttavia, il Caucaso centrale ha visto una viva tradizione nazionale, quella dell'Ossezia.
^Molti testi includono il territorio del Caucaso in Europa. Seguendo questo criterio, il monte Bianco viene superato in altezza dal monte Elbrus e da altre montagne della catena del Caucaso.
Tra le fonti che includono il Monte Elbrus come la montagna più alta d'Europa si citano:
l'Enciclopedia Treccani, alla voce Alpinismo, che annovera l'Elbrus tra le seven summits (cime più alte dei sette continenti) come montagna più alta d'Europa, Alpinismo
l'Enciclopedia Treccani, alla voce Èl′brus inserisce il monte nella categoria "Europa".
La Grande Enciclopedia Russa, alla voce Elbrus (Эльбру́с)Archiviato il 4 novembre 2021 in Internet Archive. definisce quest'ultimo come la catena montuosa più alta d'Europa e della Russia, mentre colloca il Monte Bianco (alla voce Монбла́н) come il punto più alto dell'Europa occidentale.
Enciclopedia Treccani (1932), voce Europa, capitolo Confini ed area (alla voce più recente della stessa enciclopedia (Europa), invece, si elencano le varie convenzioni sul confine, ponendo nella mappa d'Europa (JPG). lo spartiacque caucasico come confine tra i due continenti.
AA.VV., Il nuovissimo atlante del Touring, vol. 1, Touring Club Italiano, 1998, p. 85.;
Enciclopedia generale, Istituto geografico De Agostini, 1992 (p. 140);
Enciclopedia della geografia, voce Europa, Istituto geografico De Agostini, 1996 (p. 41);
Calendario Atlante De Agostini 2013, Istituto geografico De Agostini, 2012, ISBN 9788851117054 (pagina 80);
Europa, in Sapere.it, De Agostini. URL consultato il 19 aprile 2021.
Atlante Geografico Mondiale, voce Europa, Istituto Geografico De Agostini, 1995 (in particolare, si precisa che gli Urali sono compresi tutti in Europa, sino al loro margine orientale);
Eva Mª Martín Roda, Aurelio Nieto Codina, Territorio y Turismo Mundial: Análisis geográfico, Editorial Universitaria Ramon Areces, 2014 (p. 130) ISBN 9788499611600.
Germania
Brockhaus Enzyklopädie, 21. Auflage. F. A. Brockhaus. Leipzig/Mannheim 2006, voce Europa