Il monte Dych-Tau o Dychtau (in russo Дыхта́у? o Дых-тау) è una vetta di 5205 metri nella catena del Caucaso.
Appartiene politicamente alla repubblica di Cabardino-Balcaria, nella Federazione Russa, a circa 55 chilometri dal confine con la Georgia. Rappresenta la seconda vetta più elevata del Caucaso, dopo il monte El'brus, e la più alta montagna della catena che non abbia origine vulcanica.
Alpinismo
L'avvicinamento alla montagna è normalmente effettuato da nord. Il villaggio di Bezingi, base per la salita alla vetta, è collegato alla città di Nal'čik da linee di autobus, che però non sono effettuate con regolarità. Dal villaggio di Bezingi si raggiunge il campo base, situato a 2180 metri sul livello del mare, dal quale occorrono altri 2 giorni di cammino per giungere alla base vera e propria della montagna.
Fu il celebre alpinista inglese Albert Frederick Mummery, assieme alla guida svizzera Zarfluh, a raggiungere la vetta per primo, nell'estate del 1888. Essi salirono lungo lo spigolo sud-ovest della montagna, tuttavia tale itinerario non è più considerato la via normale per raggiungere la cima. La via normale moderna, infatti, sale lungo la parete nord e richiede circa due giorni.
Bibliografia
- (EN) Robin Collomb e Andrew Wielochowski, Caucasus from Elbrus to Kazbek, 1ª ed., EWP, 1993, ISBN 0-906227-54-2.
- (EN) Map and Guide to the Caucasus: Bezingi, Bashil, Adaikhokh, 1ª ed., EWP, 1994, ISBN 0-906227-53-4.
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