Governo provvisorio francese del 1814

Governo provvisorio del 1814
StatoFrancia (bandiera) Francia
Capo del governoLuigi XVIII
LegislaturaAssente
Giuramento3 aprile 1814
Dimissioni19 marzo 1815
Governo successivo20 marzo 1815

Il Governo provvisorio francese del 1814 è stato in carica dal 3 aprile 1814 al 19 marzo 1815, per un totale di 11 mesi e 17 giorni.

Cronologia

Dipinto di Crépin che raffigura Luigi XVIII nell'atto di risollevare la nipote e figlia di Luigi XVI Maria Teresa, rappresentata come incarnazione della Francia devastata.
  • 31 marzo 1814: dopo un giorno di resistenza, Parigi si arrende alla Sesta coalizione; lo zar Alessandro I predispone l'occupazione militare della città in attesa della deposizione di Napoleone I
  • 3 aprile 1814: viene dichiarato dal ministro Talleyrand un governo provvisorio composto da monarchici ed ex-bonapartisti
  • 6 aprile 1814: il Senato conservatore invia a Luigi XVIII una proposta di Costituzione scritta, prontamente rigettata dal sovrano ancora residente nel Regno Unito
  • 12 aprile 1814: Carlo d'Artois, fratello di Luigi XVIII, entra a Parigi dove viene accolto trionfalmente della popolazione; lo stesso giorno il fratello lo proclama "luogotenente del regno" in attesa del suo rientro in Francia[1]
  • 14 aprile 1814: il Trattato di Fontainebleau formalizza l'abdicazione di Napoleone I, nonché la rinuncia per sé ed i suoi discendenti a qualsiasi pretesa sul trono francese, in cambio dell'effimero principato dell'Isola d'Elba, dove verrà predisposto il suo confinamento
  • 2 maggio 1814: Luigi XVIII entra a Parigi e nomina i suoi ministri; lo stesso giorno con un proclama da Saint-Ouen promette una nuova costituzione e l'impegno a non restaurare l'odiato Ancien Régime
  • 5 maggio 1814: cade Bayonne, l'ultima roccaforte filo-imperiale, completando lo smantellamento delle milizie napoleoniche
  • 30 maggio 1814: il 1° Trattato di Parigi pone formalmente fine alla Sesta coalizione; viene restaurato il Regno di Francia ed il pretendente borbonico Luigi XVIII viene riconosciuto come legittimo sovrano
  • 4 giugno 1814: Luigi XVIII concede una carta costituzionale (la cosiddetta "carta ottriata"), che istituisce un Parlamento e limita i poteri del sovrano senza scalfirne però la decisa supremazia
  • Luglio 1814: viene ripristinata la censura, causando malcontento presso la popolazione borghese
  • 18 settembre 1814: viene aperto il Congresso di Vienna; Talleyrand viene nominato plenipotenziario per la Francia
  • 1º marzo 1815: dopo aver lasciato segretamente il suo principato elbano, Napoleone sbarca a Vallauris, intenzionato a riconquistare il trono occupato dai Borbone e marciando su Parigi
  • 15 marzo 1815: il comandante dell'esercito Michel Ney cambia fazione e si schiera con Napoleone contro Luigi XVIII
  • 19 marzo 1815: Napoleone si prepara ad assediare Parigi; Luigi XVIII, dopo aver subito ulteriori defezioni, abbandona la capitale nella notte con alcuni fedeli, rifugiandosi nella città olandese di Gand
  • 20 marzo 1815: Napoleone entra a Parigi e restaura l'Impero francese, formando un governo personale composto da esponenti del suo precedente regime

Consiglio dei ministri

Il governo, composto da 14 membri (di cui 7 ministri), vedeva partecipi:[2]

Carica Titolare
Luogotenente del Regno Carlo d'Artois
Gran maestro di Francia Luigi Giuseppe di Condé
Ministri senza portafoglio Charles-Maurice de Talleyrand
Pierre Riel de Beurnonville
François de Jaucourt
Emmerich Joseph de Dalberg
Antoine de Montesquiou-Fézensac
Ministro degli Affari Esteri Antoine de Laforêt
Ministro dell'Interno Jacques Claude Beugnot
Ministro della Polizia Jules Anglès
Ministro della Giustizia Nicolas Henrion de Pansey
Ministro della Guerra Pierre Dupont de l'Étang
Ministro delle Finanze Joseph-Dominique Louis
Ministro della Marina e delle Colonie Pierre-Victor Malouet

Dopo l'arrivo a Parigi di Luigi XVIII, occorso il 2 maggio 1814, questi riformò il governo con personalità da lui scelte, ovvero:[3]

Carica Titolare
Ministro della Real Casa Jean-Casimir de Blacas
Gran maestro di Francia Luigi Giuseppe di Condé
Ministro degli Affari Esteri Charles-Maurice de Talleyrand
Ministro dell'Interno Antoine de Montesquiou-Fézensac
Ministro della Giustizia Charles-Henri Dambray
Ministro della Guerra Pierre Dupont de l'Étang[N 1]
Ministro delle Finanze Joseph-Dominique Louis
Ministro della Marina e delle Colonie Pierre-Victor Malouet[N 2]

Note

  1. ^ Sostituito il 3 dicembre 1814 da Jean-de-Dieu Soult, a cui subentrò l'11 marzo 1815 il generale Guillaume Clarke.
  2. ^ Sostituito il 7 settembre 1814 da Jacques Claude Beugnot.
  1. ^ (FR) Francis Démier, La France sous la Restauration (1814 - 1830), Gallimard, 2012, p. 52.
  2. ^ (FR) Muel, Léon, Gouvernements, ministères et constitutions de la France depuis cent ans, Marchal et Billard, 1891, p. 78.
  3. ^ Muel 1891 p. 92.