Gouves (Grecia)
Gouves (in greco Γούβες?) è un ex comune della Grecia nella periferia di Creta (unità periferica di Candia) con 7 761 abitanti secondo i dati del censimento 2001.[1] È stato soppresso a seguito della riforma amministrativa, detta Programma Callicrate, in vigore dal gennaio 2011[2] ed è ora compreso nel comune di Chersonissos. Monumenti e luoghi d'interesseGouves è una località turistica ben sviluppata con lunghe spiagge sabbiose, villaggi tradizionali e siti archeologici di notevole interesse. A ovest di Gouves vi sono le frazioni di Kokkini Hani e di Amnisos, centri turistici con attrazioni simili, mentre a est vi è la località turistica più importante, Hersonisos. Kato Gouves, con la sua lunga spiaggia sabbiosa, è il centro turistico più vicino al paese: ospita numerose strutture alberghiere, da lussuosi hotel ad appartamenti e bungalow e vi sono molti locali, club notturni, taverne, ristoranti tipici e negozi. Il territorio comunale comprende anche la selvaggia isola di Dia, situata a 13 km a nord della località costiera di Kokkini Hani. Monastero di San Giovanni TeologoA breve distanza si possono raggiungere villaggi pittoreschi e siti interessanti, come il monastero di San Giovanni Teologo (Agios Ioannis Theologos[3]), che sorge su un'altura verdeggiante a sud-est del villaggio di Anopolis. L'edificio era compreso nel monastero di San Giorgio, situato a nord: a causa dei frequenti saccheggi nel XVI e nel XVII secolo i monaci furono costretti ad abbandonare il monastero per trasferirsi in quello di San Giovanni. Sotto il dominio turco, il monastero ospitò alcuni rivoluzionari cretesi e una scuola segreta: tali attività cessarono nel luglio del 1896, quando i turchi lo distrussero. In quell'episodio, gli abitanti del contiguo villaggio di Anopolis vennero massacrati. Pochi anni dopo Kalinikos Deskalakis si occupò di ricostruire il monastero. Grotta di SkotinoLa grotta di Skotino, profonda 130 metri e larga 36, si trova ad appena 6 km verso l'entroterra ed è una delle più grandi e suggestive dell'isola. La grotta fu esplorata per la prima volta da Sir Arthur Evans e, in seguito, da archeologi greci e francesi.
Nella grotta, che si articola in quattro livelli, sono state rinvenute numerose offerte votive del periodo minoico testimonianti la presenza di un santuario. Questo era probabilmente consacrato alla divinità cretese Brytomartis, che fu poi identificata con la dea Artemide. Grotta di EileithyiaLa grotta di Eileithyia, situata a un chilometro da Amisos (a circa 7 km dal capoluogo regionale), fu un santuario importante fin dal Neolitico: consacrata a Eileithyia, dea della fertilità e del parto. La grotta ha pianta approssimativamente rettangolare: è lunga 64 metri e larga da 9 a 12. Dopo l'entrata vi è un'anticamera, che conduce a una stanza rettangolare circondata da stalagmiti cilindriche, oggetto di culto da parte dei pellegrini. All'uscita della cava vi è uno spiazzo, noto come La piazza degli altari: tale cortile fu probabilmente teatro di cerimonie. La grotta fu visitata fino alla caduta dell'Impero Romano. Ville minoicheI siti archeologici di maggior rilievo sono la villa minoica di Kokkini Hani e quella di Amnisos. Note
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