Golfo del Tajmyr
Il golfo del Tajmyr (in russo Таймырский залив?) è un braccio di mare della costa artica russa, nella parte centrale della penisola del Tajmyr. Si apre sul mare di Kara, e fa parte del kraj di Krasnojarsk della Federazione russa. La maggior parte del golfo fa parte della Riserva naturale del Grande Artico, la più grande riserva naturale della Russia. GeografiaIl golfo è caratterizzato da coste molto frastagliate e ricche di insenature, nella parte occidentale è delimitato da un grande gruppo di isole, le maggiori delle quali sono l'isola Tajmyr e l'isola del Pilota Machotkin; nella parte orientale si apre la baia del Taimyr (Таймырская губа), in fondo alla quale sfocia la Nižnjaja Tajmyra, che proviene dal lago Tajmyr. Il golfo è lungo 40 km e largo circa 80 km e ha una profondità massima di 16 m; per la maggior parte dell'anno è ricoperto di ghiaccio. Al suo interno c'è la grande isola di Kolčak, che dal 1937 al 2005 portava il nome di isola di Rastorguev. A nord del golfo si trova l'arcipelago di Nordenskiöld. FaunaNella zona del golfo, tipica della tundra artica, sono presenti i lemmini, le renne e la volpe artica. Le acque del golfo sono ricche di pesce: salmerino alpino, muksun, coregone, Coregonus albula, Coregonus autumnalis, Thymallinae. Isole della baia del TajmyrCi sono varie isole nella baia del Tajmyr (l'insenatura nella parte orientale), le più importanti delle quali sono:
StoriaLe coste del golfo furono visitate per la prima volta nel 1740 da Nikifor Fomin, che guidava un distaccamento della Seconda spedizione in Kamčatka[2] di Vitus Bering, e che svernò sull'isola di Baer; poi, nel 1741, furono raggiunte dal gruppo di Čeljuskin e Chariton Laptev, il quale ne lasciò una descrizione[3][4]. In seguito la zona è stata studiata da Alexander von Middendorf, durante la sua spedizione del 1842-45 e da Eduard Toll nel 1900-02. Note
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