Giovanni Sforza (1407-1451)
Giovanni Attendolo Sforza, noto semplicemente come Giovanni Sforza (Cotignola, 1407 – Pavia, dicembre 1451), è stato un condottiero italiano, conte di Cotignola, signore di Fabriano e Teramo, e governatore di Ascoli Piceno[1]. BiografiaNato a Cotignola, era il figlio naturale di Muzio Attendolo Sforza e Lucia Terzani, e fratello di Francesco, Leone e Alessandro, entrambi capitani di ventura[2]. Iniziò la sua attività militare nelle file della compagnia di Michele Attendolo, cugino del padre Muzio[1]. Venne impiegato nel 1432 dal fratello Francesco a governare i suoi domini nel Regno di Napoli e dal 1434 fu governatore di Ascoli Piceno e signore di Fabriano e Teramo[1]. Nel 1439 ottenne da Francesco questi ultimi feudi[1]. Nel 1440 militò con i veneziani contro Filippo Maria Visconti[2]. Nel 1442 andò in soccorso nel Regno di Napoli ad Antonio Caldora contro il re Alfonso V d'Aragona[1]. Dopo la sconfitta della Compagnia Caldoresca nella battaglia di Sessano del giugno 1442, Giovanni si ritirò ad Ortona, per passare successivamente in Lombardia e combattere in favore di Francesco per il possesso del ducato di Milano[1]. Nel 1449 Francesco Sforza inviò Giovanni a prendere possesso di Parma, che capitolò dopo un lungo assedio[1]. Morì a Pavia nel dicembre 1451, venendo sepolto nella chiesa di San Francesco[1]. DiscendenzaSi sposò nel 1436 con Lavinia Tartaglia, figlia del condottiero Angelo, dalla quale non ebbe figli[2]. Ascendenza
NoteBibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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