Lasciò Parigi nel 1745 perseguitato dai debiti.
Lavorò quindi a Lisbona, Dresda, Vienna e Londra soprattutto per le corti dei sovrani che apprezzavano molto il suo talento per gli allestimenti di feste e celebrazioni.
A Londra, nel 1748, curò un memorabile allestimento in Hyde Park per la grande celebrazione della pace di Aquisgrana con magnifici fuochi d'artificio prodotti da una gigantesca macchina di legno di cui rimangono i disegni, mentre l'orchestra suonava la Musica per i reali fuochi d'artificio di Georg Friedrich Händel, posta su di un'isola galleggiante che si incendiò a causa dei fuochi.
Saint-Sulpice
La sua opera architettonica più conosciuta è la facciata della chiesa di Saint-Sulpice (1732-54) a Parigi, per la quale vinse un concorso. Per la chiesa, anni prima aveva curato la ricostruzione della chapelle de la Vierge.
La facciata viene considerata, in anticipo sui tempi, una delle prime realizzazioni del neoclassicismo nonostante la presenza delle due torri laterali che assecondano un modello gotico. La realizzazione risente forse dell'influenza dell'opera di Christopher Wren che Servandoni ebbe modo di conoscere durante il soggiorno a Londra, modificando il progetto originale del 1732.
Nel 1752 progetta una piazza semicircolare di fronte alla chiesa, ma venne realizzato solo uno degli edifici che la dovevano comporre.
Bibliografia
[A.-N. Dezailler d’Argenville], Jean-Nicolas Servandoni, in Id., Vies des fameux architectes depuis la Renaissance des arts..., t. I, Paris 1787, pp. 447-466.
Jérôme De la Gorce, Un grand décorateur à l’Opéra au temps de Rameau, Jean-Nicolas Servandoni, in Jean-Philippe Rameau, Actes du colloque international, Dijon, 1983, a cura di J. De la Gorce, Paris-Genève 1987, pp. 579-594.
Francesco Guidoboni, Giovanni Niccolò Servandoni: sa première formation entre Florence, Rome et Londres, in "ArcHistoR", I (2014), 2, pp. 29-65.
Cristiano Marchegiani, « Servandoni (Servandon), Giovanni Niccolò Girolamo (Jean-Nicolas-Jérôme) », in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. 92, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2018, pp. 264-268.