Giovanni De Totto
Giovanni De Totto, detto Nino (Capodistria, 24 agosto 1914 – Roma, 23 marzo 1995), è stato uno scrittore, poeta e politico italiano. BiografiaAncora all'università a Firenze, dove frequentava lettere, pubblicò con “La Nuova Italia” due volumi di poesie: “Voci nel tempo” e “Canti dell’Oasi”[1] Fu Volontario nella guerra d'Etiopia nel 1936 come ufficiale di artiglieria. Tenente degli arditi paracadutisti del 10º Reggimento arditi durante la seconda guerra mondiale. Il 12 febbraio 1943 un Savoia-Marchetti S.M.82, decollato dalla base di Decimomannu, paracadutò una pattuglia, con lui al comando, nei pressi del ponte di Beni Mansur, sulla linea ferroviaria Algeri-Sétif-Costantine. Gli 11 incursori, in tre notti di marcia, raggiunsero il ponte in ferro e nella notte del 16 ingaggiarono la guarnigione: mentre una parte degli arditi sosteneva un'azione a fuoco diversiva, il resto minava il ponte, facendolo saltare. De Totto, gravemente ferito, ordinò di essere abbandonato; catturato dai francesi, venne curato e quindi internato, rientrando in Italia a guerra finita[2]. Ricevette la Medaglia d'argento al valor militare.[3] Tornato dalla prigionia insegnò lettere a Roma. Esule istriano,[4] aderì nel 1947 al Movimento Sociale Italiano. De Totto fu nel 1955 eletto deputato alla Camera con il MSI[5]. Nel 1958 non fu rieletto alla Camera[6] Nel settembre 1958 fu nominato commissario straordinario della federazione provinciale triestina del MSI. Poi fu più volte consigliere comunale di Roma. OpereRomanzi
Poesie
Saggi
OnorificenzeNote
Collegamenti esterni
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