Giovanni Battista De LorenziGiovanni Battista De Lorenzi (Schio, 12 marzo 1806 – Venezia, 25 dicembre 1883) è stato un organaro italiano, al quale si deve l'invenzione dell'organo fonocromico. Biografia![]() Non ancora ventenne cominciò la sua attività che si protrasse fino agli ultimi anni di vita, arricchendo il patrimonio organistico con la realizzazione di più di un centinaio di strumenti e riformandone altri già preesistenti. La prima notizia relativa all'attività del De Lorenzi si ha nel 1825, quando costruisce il primo strumento per la basilica di San Felice a Vicenza[1]. Si trasferisce quindi a Vicenza, dove continua l'attività di organaro ricevendo molti apprezzamenti per l'attività svolta e mettendo a punto la realizzazione dell'organo fonocromico, di sua invenzione[1]. Parallelamente all'attività principale De Lorenzi si dedicava anche alla liuteria e alla scrittura di testi inerenti alla sua attività[1]. Dice Lunelli: "L'arte organaria del De Lorenzi è caratterizzata dalla fusione degli indirizzi della Scuola Veneta e di quella Lombarda; dalla prima egli mutua il somiere a tiro, misure, composizione e intonazione del Ripieno e dei flauti; dalla seconda egli l'amore per i registri di concerto dal timbro colorito e sgargiante". Un esemplare significativo di organo fonocromico, restaurato, si trova nella chiesa di San Pietro a Belluno; un altro, nell'antica pieve di San Cassiano a Quinto di Treviso, costruito nel 1865. Altri strumenti, ancora ben conservati, dell'organaro vicentino, si possono trovare a Malo, Pozzoleone, Fontaniva, Longare, Fontanelle, Carmignano di Brenta, Vicenza, Conegliano[2], Monigo di Treviso[3], Paderno di Ponzano Veneto e Paderno del Grappa, Cerea, Nogarole Rocca, Padova, Pordenone (Chiesa di San Giorgio), Reggio Emilia, Auronzo di Cadore (due strumenti), Venas di Cadore, Ghirano di Prata, Arsiero. Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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