Ginga hyōryū VifamGinga hyōryū Vifam (銀河漂流バイファム?, Ginga hyōryū Baifamu) anche conosciuto come Galactic Drifter Vifam è una serie televisiva anime creata dallo Studio Sunrise nel 1983.[1] ProduzioneGinga hyōryū Vifam è stato trasmesso in Giappone da varie emittenti televisive (fra cui MBS e TBS) fra il 21 ottobre 1983 ed l'8 settembre 1984. La serie è stata ideata da Yoshiyuki Tomino e diretta da Takeyuki Kanda. È caratterizzata dal mechanical design degli artisti Kunio Ōkawara (che in precedenza aveva realizzato i mecha per la serie Mobile Suit Gundam) e Mamoru Nagano, e dal character design del compianto Toyoo Ashida, famoso per il suo lavoro in Magical Princess Minky Momo. La sigla di apertura dell'anime, Hello Vifam, è composta ed interpretata dal gruppo giapponese progressive rock TAO. Si tratta di una delle prime sigle di un anime giapponese ad avere il testo completamente in lingua inglese. Un sequel intitolato Ginga hyōryū Vifam 13 (銀河漂流バイファム13?, Ginga hyōryū Baifamu sātīn), è stato trasmesso dalla MBS e dai suoi network affiliati fra il 21 marzo 1998 ed il 3 ottobre 1998. La prima serie è stata ritrasmessa in Giappone da Animax a partire dal 23 dicembre 2006. TramaDurante l'anno 2058, forze ostili (collettivamente conosciute come "Astrogaters") attaccano le colonie umane su Clayad, il terzo pianeta del sistema Ypserlon che è distante 43 anni luce dalla Terra. A causa di ciò, i coloni su Clayad vengono evacuati dal pianeta dalle autorità militari. Tuttavia, durante la confusione, tredici ragazzini umani finiscono per separarsi dai propri genitori e si mettono in salvo a bordo di una navicella per l'addestramento al combattimento, la Janous. Con l'aiuto del sistema di difesa del proprio mezzo (che include il tecnologicamente avanzato e potentissimo mecha da combattimento VIFAM), i ragazzi riescono ad arrivare sino a Belwick, il quarto pianeta del sistema Ypserion, dove teoricamente vivono altri umani. Tuttavia, giunti su Belwick, il gruppo scopre che la colonia è stata già completamente distrutta dai nemici. Non vedendo altre via di salvezza, i ragazzini decidono di guidare l'astronave sino alla Terra. Durante il loro viaggio per la Terra, il gruppo scopre un'astronave aliena danneggiata, guidata da un amichevole astrogater. Grazie a lui, i ragazzi scoprono che uno di loro è in realtà un alieno, e che i loro genitori sono stati catturati dagli astrogater e tenuti prigionieri sul satellite artificiale di Tuat. Dopo numerose battaglie con gli astrogaters, (che si scopriranno venire da un pianeta chiamato Kutko) ed aver ricevuto alcuni aiuti dalle forze militari terrestri, i tredici ragazzi riescono a raggiungere Tuat. Tuttavia uno dei ragazzini viene catturato e portato sul satellite artificiale, dove scopre che esiste una fazione di ribelli fra le forze di Kutko, grazie al quale riuscirà a scappare dalla prigionia. Dopo aver liberato tutti gli alieni prigionieri di Kutko, i ragazzi scoprono che i loro genitori sono stati trasferiti su un altro pianeta. Personaggi
Episodi
Colonna sonora
VideogiocoEsiste un videogioco ispirato all'anime[2] ed intitolato Ginga Hyōryū Vifam, pubblicato dalla Bandai per piattaforma MSX nel 1984.[3] Si tratta di un videogioco d'azione[3] e simulatore di volo che utilizza grafica wireframe 3D.[2] Note
Collegamenti esterni |