Discendente dell'omonima casata milanese, ancora oggi fiorente e numerosa, che per secoli ha avuto forte influenza sulla città e nella zona del lago Maggiore e che vanta membri illustri come san Carlo Borromeo e il cardinale Federico Borromeo, immortalato dal Manzoni ne I Promessi Sposi, è il settimo discendente dei Buon Romei originari di Pisa a portare il nome Giberto.
Attività
Capo della propria famiglia dal 1909 alla scomparsa è un tipico esponente della nobiltà ottocentesca, diviso tra l'amministrazione delle proprietà avite e l'impegno pubblico in organi politici (consigliere comunale di Milano, consigliere e membro della deputazione provinciale meneghina) e imprese societarie. In quest'ultimo campo è stato vicepresidente del consiglio di amministrazione della Società per le Strade Ferrate del Mediterraneo, presidente della Società ferrovie elettriche del Mottarone (ferrovia Stresa-Mottarone), del Comitato italiano per il valico ferroviario del Sempione, della Commissione internazionale per la ferrovia Domodossola-Locarno.
Morte
Il principe Giberto morì il 28 febbraio 1941 a Milano.