Gian Paolo Falchi
Gian Paolo Falchi (Nuoro, 2 gennaio 1947 – Nuoro, 5 settembre 2008) è stato un politico italiano. BiografiaNato a Nuoro nel 1947, di professione ingegnere e membro della Democrazia Cristiana, fu eletto sindaco di Nuoro il 15 aprile 1987 dopo le dimissioni di Giannetto Congeddu e si ritrovò ad amministrare in una situazione politica delicata e caratterizzata da continue crisi di governo e trattative per ottenere la maggioranza.[1] Gli anni del mandato Falchi vennero definiti i «tre anni di follia».[1] La prima giunta composta da DC, PSI, PSDI, PLI e PRI si dimise il 7 marzo 1988 e si procedette all'elezione di un nuovo sindaco; il 29 aprile l'incarico venne nuovamente affidato a Falchi, il quale tuttavia rassegnò le proprie dimissioni il giorno successivo a causa di conflitti interni alla DC.[1] Il 9 maggio successivo il pentapartito affidò nuovamente la guida del comune a Falchi, il quale questa volta accettò, anche se i problemi mai risolti all'interno della coalizione portarono a una nuova caduta dell'amministrazione l'anno successivo.[1] Il 28 febbraio 1989 il sindaco Falchi fu nuovamente rieletto: questa volta la Democrazia Cristiana strinse un'alleanza con il Partito Comunista Italiano e il Partito Sardo d'Azione, per una giunta comunale del tutto inedita a Nuoro.[1][2] Una nuova crisi portata da una situazione di immobilismo costrinse il sindaco alle dimissioni, che fu sostituito con Antonio Zurru, primo sindaco comunista di Nuoro.[1] Dal luglio 1992 al dicembre 1993 tornò a ricoprire la carica di sindaco dopo le dimissioni di Simonetta Murru.[2][3] Dopo il 1995 si ritirò dalla vita politica attiva, ma continuò a rimanere iscritto al Centro Cristiano Democratico prima e all'Unione di Centro poi.[2] Malato da tempo, morì la notte il 5 settembre 2008 all'ospedale San Francesco di Nuoro all'età di 61 anni.[2] Note
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