È sposato con Tiziana e ha due figli: Anna Giulia (tennista di livello nazionale) e Giacomo, calciatore dilettante[1][2].
Caratteristiche tecniche
Giocatore
Remondina era un mediano, che faceva della corsa e della resistenza le sue armi migliori[3][4].
Allenatore
Schiera le sue squadre prevalentemente con il 4-3-3, modulo che all'occorrenza ha variato in un 4-3-1-2[2][5][6]; tuttavia ha applicato anche altri assetti tattici, mantenendo l'impostazione con quattro difensori e una punta centrale[7].
Carriera
Giocatore
Esordisce con la Romanese, nel campionato di Serie D 1977-1978, realizzando 4 reti, suo record personale[3]. A partire dalla stagione successiva milita in Serie C2, con le maglie di Pro Vercelli, Forlì e Pavia[1][3]. Nel 1981 sale brevemente in Serie C1 con la Sambenedettese, prima di trasferirsi alla Carrarese[8]: qui rimane quattro anni, due dei quali agli ordini di Corrado Orrico, conquistando nel 1982 la promozione in Serie C1[1]. Chiude la sua militanza nelle file degli apuani con 113 presenze in campionato[8].
Nel 1985 passa alla Reggiana, con cui disputa il suo ultimo campionato di Serie C1. Prosegue la carriera con le maglie di Orceana e Fidelis Andria, sua unica tappa al Sud, nella quale sfiora la promozione in Serie C1 concludendo il campionato al terzo posto[4]. In seguito milita nel Lecco[3] e nella Virescit[9], e nel 1993, a 35 anni, scende nel Campionato Nazionale Dilettanti ingaggiato dal Brescello. Qui rimane per tre stagioni, ottenendo due promozioni (in Serie C2 nel 1994 e in Serie C1 nel 1995)[3], prima di concludere definitivamente la carriera agonistica.
In seguito passa al settore giovanile del Brescia, dove rimane per tre stagioni[10]. Nel 2004 torna su una panchina di prima squadra allenando la Canzese, in Serie D: la formazione lombarda vince il proprio girone, ottenendo la promozione in Serie C2, tuttavia non viene ammessa al campionato a causa dell'inadeguatezza del campo di gioco[3][10].
In seguito alla mancata iscrizione la società si scioglie[12][13], e l'ex compagno nel Brescello Nereo Bonato chiama Remondina al Sassuolo. Qui ottiene la promozione in Serie C1, vincendo i play-off nel campionato 2005-2006, e nella stagione successiva, sempre sulla panchina dei neroverdi, viene eliminato nei play-off del campionato di Serie C1[3][10].
Nel campionato 2007-2008 sale tra i cadetti, ingaggiato dal Piacenza per sostituire Giuseppe Iachini[14]. Privo del patentino di categoria, figura ufficialmente come vice di Felice Secondini[15], pur essendo a tutti gli effetti l'allenatore della formazione emiliana[14][16][17][18]; a causa di ciò, la società viene deferita dalla Commissione Disciplinare[16]. L'avventura della coppia Secondini-Remondina dura 10 giornate: in ottobre, dopo la sconfitta sul campo del Pisa, arriva l'esonero[10][18], causato dalla deficitaria posizione in classifica e dalle prestazioni deludenti[17].
Nell'estate 2008Nardino Previdi lo porta all'Hellas Verona, militante in Lega Pro Prima Divisione[3]. Nella prima stagione, alla guida di una formazione composta da giovani e giocatori in prestito, ottiene un piazzamento di centroclassifica[19][20], subendo diverse contestazioni da parte della tifoseria[19]. Nel campionato 2009-2010 il Verona rimane in testa per gran parte della stagione[20], ma all'ultima giornata viene sconfitto in casa e superato dal Portogruaro: in seguito a questo risultato Remondina viene esonerato e sostituito da Giovanni Vavassori[21], che fallisce la promozione ai play-off.
Nel febbraio 2011 subentra a Egidio Notaristefano sulla panchina della SPAL, con l'obiettivo di raggiungere i play-off[22]. A fine stagione fallisce l'obiettivo finendo al decimo posto in campionato; in scadenza di contratto, Remondina e la società decidono di separarsi per divergenze di opinioni[23].
Nell'autunno 2011 viene ingaggiato dal FeralpiSalò, formazione bresciana di Lega Pro Prima Divisione[11], che conduce alla salvezza e da cui viene confermato per la stagione successiva[24]. Al termine della stagione 2012-2013 conclusasi con il 10º posto in classifica e la conquista della salvezza in anticipo, l'allenatore e la società decidono, di comune accordo, di non continuare il loro rapporto lavorativo[25].
Il 6 novembre 2013 viene ingaggiato come tecnico della Carrarese, in sostituzione di Maurizio Braghin[26]. Al termine del campionato, chiuso all'undicesima posizione, rinnova l'accordo fino al 30 giugno 2016[27] e nelle due stagioni successive ottiente un dodicesimo e un quinto posto in campionato.
L'11 giugno 2016 diventa il nuovo allenatore della Pistoiese, con cui firma un contratto annuale.[28] Viene sollevato dall'incarico il 1º marzo 2017 e sostituito da Gianluca Atzori.[29]