Giacomo Bianconi (presbitero)
Giacomo Bianconi, o Giacomo da Bevagna (Bevagna, 7 marzo 1220 – Bevagna, 22 agosto 1301), è stato un presbitero italiano dell'Ordine dei frati predicatori. Il suo culto come beato è stato confermato da papa Clemente X nel 1672. BiografiaAbbracciò la vita religiosa nel 1236 tra i domenicani del convento di Spoleto. Diede un notevole contributo alla rinascita di Bevagna, devastata dai ghibellini, e predicò contro la diffusione dell'eresia nicolaita. Fu eletto predicatore generale nel 1281, priore di Spoleto nel 1291 e priore di Foligno nel 1299.[1] Secondo la tradizione agiografica, poco prima di morire vide un fiotto di sangue uscire dal costato del crocifisso davanti a cui pregava e udì la voce di Gesù che lo rassicurava sulla sua salvezza eterna.[2] È autore di uno Speculum humanitatis Salvatoris Iesu Christi, trattato sulla vita di Gesù, e del De ultimo iudicio universali sive speculum peccatorum, sul peccato e sul giudizio finale.[2] Viene raffigurato con l'ampolla di vino in mano a ricordo di quello che è indicato come il suo ultimo miracolo. Si narra che mentre giaceva morente chiese ai suoi confratelli un'ampolla di acqua e quando questa fu da lui benedetta si tramutò in vino.[3] Il cultoDopo varie traslazioni, dal 1589 le sue reliquie sono collocate sotto l'altare maggiore della chiesa del convento domenicano di Bevagna.[2] Papa Clemente X, con decreto del 18 maggio 1672, ne confermò il culto con il titolo di beato.[4] Il suo elogio si legge nel martirologio romano al 22 agosto.[5] Note
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