Gennaro Sardo
Gennaro Sardo (Pozzuoli, 8 maggio 1979) è un dirigente sportivo ed ex calciatore italiano, di ruolo difensore. Caratteristiche tecnicheGiocatore fisicamente imponente[1], giocava come terzino destro, con attitudini offensive[1][2]. CarrieraDopo aver indossato le maglie di Giugliano, Palmese e Sant'Anastasia (in Serie C2 e Serie D), viene ingaggiato dal Savoia, ma il trasferimento non si concretizza per i problemi economici della società campana[3]; passa quindi al Terzigno, dove gioca una stagione in Serie D. Nel 2002 viene ingaggiato dalla Salernitana di Zdeněk Zeman, insieme a diversi altri giocatori delle serie minori[3]: esordisce in Serie B collezionando 17 presenze, ma a fine stagione la squadra retrocede. Sardo segue Zeman all'Avellino[4], dove trova posto da difensore fisso anche se il campionato si risolve in un'ennesima retrocessione. Del 2004 è il primo trasferimento fuori dai confini regionali, al Piacenza[5]. In Emilia disputa due campionati, prima in alternanza a Filippo Cristante e poi come titolare fisso nel ruolo di terzino destro. Acquistato in comproprietà dal Catania per la stagione 2006-07, con cui esordisce in serie A il 10 settembre 2006 contro il Cagliari, è riscattato alle buste nella stagione successiva[6], e nella stagione 2007-08 segna anche il suo primo gol in serie A contro il Livorno il 7 ottobre successivo. Rimane in Sicilia fino a gennaio 2009. Nel gennaio 2009 passa in prestito al Chievo[7] fino alla fine del campionato 2008-2009. A fine stagione rientra a Catania, dove gioca la prima giornata del campionato 2009-2010 prima di ritornare ancora in prestito al Chievo[8]. Mette a segno tre reti, alla Fiorentina (sia all'andata che al ritorno) e alla Juventus, in tre gare poi vinte dalla formazione clivense, e si alterna sulla fascia destra a Nicholas Frey[2]. Il 28 giugno 2010 il Chievo lo riscatta dal Catania in cambio di Giovanni Marchese[9]. L'anno successivo realizza due reti in campionato, in casa contro il Napoli e l'altro a Torino contro la Juventus, che regala la salvezza aritmetica al Chievo. Il 27 maggio 2011, dopo aver disputato una stagione da titolare, prolunga il contratto con i clivensi fino al 30 giugno 2013[10], poi ulteriormente prolungato nel giugno 2014 ancora per un altro anno. Il 24 settembre contro la Sampdoria indossa la fascia di capitano[senza fonte]. Conclude la sua settima stagione con la maglia gialloblu con sole 9 presenze. Il 5 giugno 2015 rinnova fino al 2016 con il club veronese[11]. Il 20 aprile 2016, all'età di quasi 37 anni, torna al gol nella vittoria per 5-1 contro il Frosinone dopo più di due anni, dedicando il gol a sua moglie Daniela D Oriano e a sua figlia Aurora[12] Il 7 giugno seguente prolunga per un'altra stagione, la nona, con la squadra gialloblu.[13] Nel giugno 2017 abbandona definitivamente il calcio giocato, diventando club manager del Chievo al fianco di Marco Pacione[14]. StatistichePresenze e reti nei club
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