Gallicchio

Gallicchio
comune
Gallicchio – Stemma
Gallicchio – Bandiera
Gallicchio – Veduta
Gallicchio – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Basilicata
Provincia Potenza
Amministrazione
SindacoFrancesco Guglielmo Pandolfo (lista civica Gallicchio cambia) dal 9-6-2024
Territorio
Coordinate40°17′N 16°08′E
Altitudine730 m s.l.m.
Superficie23,63 km²
Abitanti786[1] (31-8-2024)
Densità33,26 ab./km²
Comuni confinantiArmento, Guardia Perticara, Missanello, Roccanova, San Chirico Raparo, San Martino d'Agri
Altre informazioni
Cod. postale85010
Prefisso0971
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT076035
Cod. catastaleD876
TargaPZ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 207 GG[3]
Nome abitantigallicchiesi
PatronoBeata Vergine Maria del Monte Carmelo
Giorno festivo16 luglio
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Gallicchio
Gallicchio
Gallicchio – Mappa
Gallicchio – Mappa
Posizione del comune di Gallicchio all'interno della provincia di Potenza
Sito istituzionale

Gallicchio è un comune italiano di 786 abitanti[1] della provincia di Potenza in Basilicata.

Alcuni studiosi ipotizzano che il nome abbia origine da "Gallus ictus" ossia "gallo che lancia", in quanto sullo stemma comunale campeggia un gallo che impugna con la zampa destra una freccia nell'atto di lanciarla. Altri ritengono che derivi dal greco "Calloi Ai Coi" che significa "belle case" oppure da "Allòi Oicoi" ossia "altre case"[4].

Geografia fisica

Sorge a 730 m s.l.m. in Val d'Agri nella parte centro-meridionale della provincia. Confina con i comuni di: Missanello (9 km), Guardia Perticara (12 km), Armento (15 km), San Martino d'Agri (18 km), San Chirico Raparo (21 km) e Roccanova (24 km).

Storia

Gallicchio

Il rinvenimento di un cofanetto di monete in località Gallicchio Vetere attesta la presenza di un antico abitato già nel III secolo a.C. e l'attuale paese trarrebbe origine proprio dalla distruzione di Gallicchio Vetere ad opera dei Saraceni, che costrinsero gli abitanti a trovare rifugio nelle grotte scavate nella roccia lungo il fosso detto "dei Monaci".

Le prime notizie storicamente certe sull'esistenza del paese attuale si hanno solo dopo l'anno 1000. Nel 1059 si celebrò il primo concilio di Melfi, capitale della Contea di Puglia, presieduto dal papa Niccolò II, il quale intervenne su alcune strutture del clero della Basilicata. L'arcivescovo di Acerenza Godano ebbe l'incarico di latinizzare le chiese che nell'antico Tema di Lucania si dichiaravano soggette alla chiesa greca. Con una bolla del giugno del 1060 affidò al vescovo Arnaldo di Tricarico 12 monasteri, tra cui anche il "Monasterium Gallicclum", insieme ai vicini monasteri di Missanello, di Palumbara e di Galaso (in territorio di Armento) e di San Vitale presso Guardia Perticara.

Gallicchio diventa Comune tra il 1807 e il 1808 e partecipa ai moti antiborbonici e a quelli risorgimentali. Dopo l'Unità d'Italia viene gradualmente interessato dal fenomeno dell'emigrazione, a causa dell'assenza di lavoro, prima verso gli Stati Uniti e l'Australia, in seguito verso il Nord Italia. Questa tendenza si è consolidata negli anni, al punto che dal 1991 al 2021 si è passati da 1 130 abitanti a 824.

Monumenti e luoghi d'interesse

  • Chiesa di SS.Maria Assunta
  • Chiesa di San Giuseppe
  • Chiesa di San Rocco e rione omonimo
  • Cappella della Madonna del Carmelo
  • Cappella della Madonna delle Grazie
  • Palazzo Mazziotta
  • Palazzo Baronale

Società

Evoluzione demografica

Abitanti censiti[5]

Amministrazione

Note

  1. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2024 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ Contributo alla storia di Gallicchio, su dizionariogallic.altervista.org.
  5. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Altri progetti

Collegamenti esterni

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