Franco Giraudo
Franco Giraudo (Gassino Torinese, 23 luglio 1928) è un ex calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo centrocampista. BiografiaÈ il nonno di Federico Giraudo, anch'egli calciatore.[1] CarrieraGiocatoreMezzala, debutta nelle serie minori con Sparta Novara[2]. Nel 1947 lo ingaggia il Novara, che lo gira in prestito prima alla Pro Patria e poi all'Omegna[3][4]; nel campionato di Serie B 1948-1949 milita in prestito[3] nelle file dell'Alessandria, con cui debutta nella serie cadetta. Rientrato al Novara, debutta nella massima serie l'11 settembre 1949, nella sconfitta interna subita ad opera della Triestina, collezionando in tutto 3 presenze in Serie A. A fine stagione viene convocato nella Nazionale Militare[5], con cui partecipa ai campionati europei di L'Aia vincendo la finale contro il Belgio, partita nella quale realizza una rete[3][2]. Nel 1950 torna per una stagione in prestito all'Alessandria, nel frattempo retrocesso in Serie C: realizza 13 reti in 27 partite, risultando il miglior marcatore della squadra che si classifica al quarto posto nella stagione 1950-1951[6], pur subendo un grave infortunio al ginocchio[3]. L'anno successivo passa ancora in prestito[7] alla Salernitana, in Serie B, dove condizionato dai postumi dell'infortunio[3] trova meno spazio realizzando 5 reti in 15 partite[8]. Nel 1952 fa rientro al Novara, con cui disputa una sola partita nel campionato di Serie A 1952-1953 prima di passare nuovamente in prestito nelle serie inferiori: nel dicembre dello stesso anno si trasferisce alla Sanremese[9], in Serie C, mentre nella stagione 1953-1954 veste la maglia del Piacenza. In Emilia non trova spazio da titolare, disputando 13 partite di campionato; nella partita contro il Parma, persa per 3-0, subentra in porta al titolare Menta (espulso), subendo un gol[10]. A fine stagione rientra al Novara[11], che nel novembre successivo lo cede alla Biellese, in IV Serie[12], sempre in prestito[13]. Nel campionato di IV Serie 1955-1956 milita nel Lecce[14]; in seguito torna definitivamente in Piemonte, militando in numerose formazioni dilettantistiche (Verbania, Galliate e di nuovo Omegna)[4]. Chiude la carriera come allenatore-giocatore, nella Gallaratese, in Serie D[15], ancora nell'Omegna e nella Cossatese[4]. AllenatoreSmessi definitivamente i panni del calciatore, siede sulla panchina del Novara nel campionato 1964-1965, affiancando il direttore tecnico Giuseppe Molina e conquistando la promozione in Serie B[16][17]; rimane al Novara fino al 1968, quando insieme a Molina viene sostituito da Camillo Achilli[18][19][20]. Nel campionato di Serie D 1968-1969 è alla guida del Casale[21], e in seguito affianca nuovamente Molina sulla panchina della Biellese[22]. Nelle annate successive allena Vigevano, Omegna, Gozzano e le giovanili del Novara[23], prima di essere chiamato al Trecate, tra i dilettanti piemontesi[23]. L'anno successivo passa all'Iris Borgoticino, in Serie D, venendo esonerato a novembre[24]. Nel 1981 torna a Trecate come direttore sportivo[25]. PalmarèsGiocatoreClubCompetizioni regionali
Nazionale
AllenatoreCompetizioni nazionali
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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