Francesco Soldera
Francesco Soldera (Milano, 28 dicembre 1892 – Milano, 20 febbraio 1957) è stato un calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Era il fratello maggiore di Giuseppe e per questo noto anche come Soldera I. Caratteristiche tecniche«Soldera svolge un giuoco essenzialmente basato sulla rapidità dell'azione così in difesa come a sostegno dell'offesa. La prima e più particolare dote di questo fenomeno fra i centri di seconda riga nostri e esteri sta nella resistenza. Agile, prontissimo, buon colpitore, tempista eccellente, coraggioso, Francesco Soldera non guata mai in attesa che il pallone sbuchi da un groviglio, nè aspetta che il giuoco venga condotto e spiegato dall'avversario, ma invece insiste sul ball dal primo all'ultimo minuto del match, con una continuità e una instancabilità sbalorditive. Soldera possiede anche un ottimo spunto. Corre a passetti brevi e svelti e non si scoraggia facilmente. Si direbbe che egli leghi incessantemente fase su fase di giuoco senza respiro. Porge con pronta visione della situazione al compagno più libero, mentre invece, in difesa, forzando, rimanda con prontezza e lontano, perchè sa colpire di punta e riprende a tempo sul rimbalzo. Giuoca essenzialmente sul pallone, ma non scansa l'urto nè teme la carica.» «Occupa il ruolo più importante nel football del tempo, quello di centro-half. Lui è il Milan. Piccolo, tracagnotto e brutto, forse anche inelegante, ma il suo valore va ben oltre lo stile. Resistente ed agile. È un tempista eccellente e grande colpitore. Non scansa l'urto e non teme la carica per cui incorre anche in sanzioni disciplinari. Chiamato Checch dal publico di cui è l'indiscusso beniamino.» Non dotato di un fisico eccezionale ha invece caratteristiche di grandissimo lottatore che lo rendono uno dei principali beniamini del pubblico nel pieno rispetto inoltre della fama che il Milan ha in quell'epoca, cioè quella di formazione mai doma, strenua lottatrice.[2] CarrieraFrancesco Soldera, come il fratello, iniziò a giocare nell'US Milanese. Nel 1914 si trasferì al Milan, dove rimase per dieci stagioni, di cui le ultime due come capitano. Esordì in maglia rossonera in amichevole il 3 maggio 1914 contro la Pro Vercelli (3-2) e in gare ufficiali il 4 ottobre dello stesso anno contro l'Audax Modena (Prima Categoria), partita terminata 13-0 per i rossoneri, miglior vittoria di sempre del Milan in partite ufficiali. Col Milan vinse tre tornei bellici: la Coppa Federale nel 1915-16, la Coppa Regionale Lombarda nel 1916-17 e la Coppa Mauro nel 1917-18. Nel 1924 il Milan decise di non confermarlo, ma Soldera rimase comunque a Milano, passando all'Inter, dove però disputò solo una partita prima di ritirarsi. È stato sepolto al Cimitero Maggiore di Milano; in seguito i suoi testi sono stati tumulati in una celletta, rimanendovi fino al termine dell'ultima concessione della stessa[3]. StatistichePresenze e reti nei club
PalmarèsGiocatoreClubCompetizioni nazionali
Competizioni regionali
Note
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