Francesco Ferrigno proveniva da una famiglia di Trapani sin da giovane avviato alla carriera ecclesiastica.
Avviato alla carriera artistica dal religioso Andrea Palma, ebbe contesa sull'avvicendamento e sull'attribuzione di commesse lavorative col nipote di quest'ultimo Nicolò Palma.
Ha lavorato principalmente a Palermo per progetti di decorazione interna di chiese con apparati in stucco, che sono stati spesso eseguiti da membri della famiglia Serpotta e relativa bottega, di edificazione delle cupole dei principali luoghi di culto della fiorente capitale dell'isola, riprogettazione, direzione lavori e ricostruzioni post-terremoti dell'immenso patrimonio religioso e architettonico cittadino.
1719 - 1720, Decorazioni, manufatti costituiti da fregi, volute, medaglioni, conchiglie, finti pilastri e colonne, secondo lo stile rocaille, opere autografe con l'iscrizione "Franciscus Ferrigno, Architectus Panormitanus" documentata sulla finta edicola dell'altare maggiore,[2] presenti nella cattedrale di Santa Maria la Nova di Caltanissetta.