Francesco Carafa della Spina di Traetto
Francesco Carafa della Spina di Traetto (Napoli, 29 aprile 1722 – Roma, 20 settembre 1818) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. BiografiaOriginario di una delle più nobili famiglie napoletane, era parente per parte del padre, Adriano Antonio Carafa della Spina, conte palatino e duca di Traetto, di papa Paolo IV e per parte della madre, Maria Vittoria Teresa Borghese dei principi di Sulmona, di papa Paolo V. Formazione, ministero sacerdotale ed episcopaleIl 22 marzo 1747 conseguì la laurea in utroque iure presso l'Università della Sapienza. Nel 1745, durante il pontificato di Benedetto XIV entrò nella Curia romana. Ebbe incarichi minori finché nel 1748 divenne vicelegato a Ferrara, incarico che mantenne fino al 1754. Dal 1759 al 1760 fu governatore di Città di Castello. Fu ordinato sacerdote il 27 gennaio 1760 e il giorno successivo fu nominato arcivescovo titolare di Patrasso. Fu consacrato vescovo il 16 febbraio dello stesso anno da papa Clemente XIII. Il 29 gennaio 1760 fu nunzio apostolico a Venezia e mantenne l'incarico fino al dicembre del 1766, quando tornò a Roma come segretario della Congregazione per i Vescovi e i Regolari. CardinalatoPapa Clemente XIV lo creò cardinale nel concistoro del 19 aprile 1773. Il 26 aprile dello stesso anno ricevette il titolo di San Clemente. Dopo aver partecipato al conclave del 1774-1775, che elesse papa Pio VI, il 29 marzo 1775 fu nominato prefetto della Congregazione per i Vescovi e i Regolari. Fu legato a Ferrara dal 1778 al 1786. Il 15 settembre 1788 optò per il titolo di San Lorenzo in Lucina. Nel 1798 fu arrestato dai francesi che sostenevano la Repubblica Romana. Fu imprigionato a Castel Sant'Angelo, quindi a Civitavecchia. Fu poi espulso e trasferito a Napoli, da dove si imbarcò per Palermo. Dopo aver partecipato al conclave del 1799-1800, che elesse papa Pio VII, il 29 marzo 1775 fu membro della Congregazione incaricata di recuperare i beni ecclesiastici confiscati durante l'occupazione francese di Roma. Il 3 agosto 1807 optò per il titolo di San Lorenzo in Damaso, ritenendo in commendam il precedente titolo di San Lorenzo in Lucina. Durante l'occupazione francese di Roma dal 1809 al 1814 trovò rifugio nell'oratorio di San Filippo Neri a Montelabbate. Morì a Roma e fu sepolto nella chiesa di Santa Maria in Vallicella, successivamente la sua salma fu trasferita nella basilica di San Lorenzo in Damaso. Genealogia episcopaleLa genealogia episcopale è:
Ascendenza
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