Forti Umbertini

Forti Umbertini
Parte del forte dei Forte dei Centri, uno dei forti Umbertini
Ubicazione
Stato attualeItalia (bandiera) Italia
RegioneSicilia, Calabria
CittàIn Sicilia: Messina, Villafranca Tirrena, In Calabria: Reggio Calabria, Campo Calabro, Villa San Giovanni
Informazioni generali
TipoFortificazioni
Inizio costruzionetra XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo
MaterialeRoccia sedimentaria, calcestruzzo, mattoni pieni in terracotta, roccia vulcanica (solo nel versante siciliano); nelle strutture più moderne le rocce sono state sostituite completamente dai mattoni e dalle barre tondino.
Primo proprietarioMarina Militare Italiana
DemolizioneIn parte demolite, in parte riqualificate, alcune continuano la loro attività militare.
Condizione attualeOttime e restaurate, in stato di abbandono o quasi totalmente distrutte, (Batteria Collereale mai realizzata).
Proprietario attualeEnti pubblici o privati
VisitabileDipende
Informazioni militari
UtilizzatoreRegno d'Italia, Germania Nazista, Regno del Sud, Italia
Funzione strategicaProteggere lo stretto
Azioni di guerraPrima guerra mondiale, Seconda guerra mondiale
voci di architetture militari presenti su Wikipedia

I Forti Umbertini, termine di fatto non corrispondente alle notizie contenute negli archivi militari, in cui le opere sono citate quali forti, fortezze costiere o batterie sono un complesso di opere fortificate create nell'area dello Stretto di Messina sul finire del diciannovesimo secolo. Sono state realizzate dallo Stato Maggiore dell’Esercito sulla base dei progetti dell’Arma del Genio, partendo dal modello di fortificazione esistente all'epoca con artiglieria su postazioni fisse a coprire ampi settori di tiro.

Il termine forti umbertini non è legittimato da alcun documento di archivio ma prendono il loro nome dal re d'Italia Umberto I, che regnò dal 1878 al 1900. Questi forti furono costruiti principalmente durante il periodo del suo regno.[senza fonte] La minaccia aerea tra il 1940 e il 1943 non fu di certo fronteggiata da queste vecchie batterie armate con vecchi calibri solo costieri, bensì dal nuovo sistema difensivo eretto verso la fine degli anni 30 del Novecento, e composto da nuove opere armate con più efficaci artiglierie contraeree e navali. Infine non ci sono prove che possano dimostrare la disposizione tedesca circa la distruzione delle vecchie batterie.

Si tratta comunque di straordinarie opere di ingegneria militare, con caratteristiche proprie particolari, come fossati sul fronte di ingresso, caponiere di gola, mimetizzazione ed interramento del fronte di attacco, che, tranne nei casi in cui l'esercito tedesco ne dispose la distruzione (come avvenne nel 1943), sono giunte praticamente intatte fino ai giorni nostri.

Il modello che ne deriva è molto semplice ed essenziale, e nel caso dello Stretto di Messina, utile a fronteggiare l’attacco dal mare. Sfruttando la naturale conformazione delle due sponde dello Stretto, con i Peloritani sul versante siciliano e le pendici dell'Aspromonte sul versante calabrese, si decide di rendere le fortificazioni completamente invisibili dal mare e di proteggere in modo tradizionale le parti retrostanti con fossati, caponiere e ponti levatoi. La particolarità di queste fortificazioni è data dalla perfetta simbiosi tra ubicazione delle strutture e situazione ambientale che fa sì che, oggi, tutte le fortificazioni risultino ubicate in punti panoramici privilegiati di un tratto di mare unico nel suo genere, coniugando perfettamente l’esigenza di avere strutture invisibili dal mare per contrastare l’assalto nemico, ma allo stesso tempo strutture efficaci e di facile manutenzione. Il materiale da costruzione è pietrame locale sbozzato, mattoni e nel versante siciliano, anche pietra lavica.[1][2]

Le feritoie del Forte dei Centri

Forti/Batterie

All'interno della rete dei forti possiamo identificare diverse tipologie di batterie.

Batterie di grande dimensione

Fortificazioni di grandi dimensioni e dotate di numerosi ambienti interni utilizzabili con capacità quindi di ospitalità di truppe. Hanno una forma in pianta trapezoidale con la giustapposizione a monte di una sagoma triangolare, circondati tutti intorno da un profondo fossato dotato di robuste murature. Queste batterie sono state realizzate nelle posizioni più elevate su pianori naturali e presentano notevoli e numerosi ambienti ipogei. Avevano una capacità di tiro notevole con 10 bocche di fuoco e avevano una capienza da 450 a 1000 uomini di truppa.[3]

Lista delle batterie di grande dimensione
Numero Batterie di grandi dimensioni Regione Città e località Periodo di costruzione Periodo di attività Periodo del disarmo Attività in guerra Condizioni Proprietà Conduzione attuale Artiglieria Fossato Visitabile
1. Batteria Polveriera (Masotto) Sicilia Messina, Curcuraci[4] Novembre 1884[1]-attorno al 1890[4] Nel dopo guerra venne utilizzato come deposito fino al 1986[5] 1986[5] Estremità settentrionale dello stretto[4] Restaurata ma in stato di abbandono[4][5] Demanio[4] Nessuna[5] 10 postazioni obice[4] si[4] si de facto, no de iure (in esterno, dentro è chiuso)[4]
2. Mattiniti superiore (Siacci) Calabria Campo Calabro[6] Tra 1 Novembre 1884[1] e finirono nel 1888.[6] Restaurato Comune di Campo Calabro Comune di Campo Calabro 10 obici da 280 mm GRC a retrocarica, 2 cannoni da 12 cm GRC ret, 4 cannoni da 9 cm BR ret e 2 mortai da 15 Krupp ed aveva un ricettività di un migliaio di uomini di truppa.[6] si[6] si
Lapide del cimitero monumentale di Messina che ricorda i morti nell'eslosione avvenuta nel 1888 dento il Forte Masotto.

Batterie di media dimensione

Hanno forma quadrangolare con tre lati chiusi da un rilevato in terra e il lato a monte protetto da fossato, caponiera e ponte levatoio. Rispetto a quelle di grande dimensione sono dotate di meno spazi e quindi anche la ricettività era molto contenuta. Quasi tutte queste batterie presentano il fossato su tre lati, mentre Mattiniti inferiore, Poggio Pignatelli e Pentimele Sud sono completamente circondati dal fossato su tutti i lati.[3]

Lista delle batterie di media dimensione
Numero Batterie di medie dimensioni Regione Città e località Periodo di Costruzione Periodo di attività Periodo del disarmo Attività in guerra Condizioni Proprietà Conduzione attuale Artiglieria Fossato Visitabile
3. Forte Menaja (Forte Crispi) Sicilia Messina, Portella Arena 20 Agosto 1887[1]-Introno al 1890[7] Contraerea italo-tedesca, area centrale e settentrionale dello stretto[7] Ruderi Militari Inesistente 8 obici[7] si, ma sepolto dai sedimenti[7] si de facto, no de iure
4. Monte Giulitta (Forte Schiaffino) Sicilia Messina, Santa Lucia sopra Contesse 17 Giugno 1889[1]-1890[8] Difendere la zona da Gazzi a Mili Marina[9] Abbandono Comune di Messina Inesistente Postazioni per 4 cannoni[9] si[9] si de facto, no de iure
5. Monte Gallo (Forte Cavalli) Sicilia Messina, Montegallo, Larderia inizio luglio 1889[1] 1954[10] Difendere una parte del territorio meridionale da paventati sbarchi francesi[10] Restaurato Associazione "Comunità Zancle"[10] 2 cannoni e otto piazzole per obice[11] si[11] si
6. Forte S. Jachiddu Sicilia Messina, tra rione Giostra e Annunziata Alta 19 Luglio 1889[1]-intorno al 1910 Difendere la parte nord dello stretto[12] Restaurato Scirin Cooperativa sociale,[13] Amici del Fortino[14] Obice da 280 mmo[12] si[12] si
7. Forte Serra della Croce Sicilia Messina, Curcuraci 17 Agosto 1889[1]-1890[15] 1890-1980[15] 1983[15] Versante Tirrenico e parte settentrionale dello stretto[15] Ottime[15] Service 95 Soc. Coop. Sociale[15][14] 4 postazioni per cannone[15] si[15] si
8. Forte/Monte dei Centri Sicilia Messina, Salice Inizio lavori Ottobre 1889[1] Versante Tirrenico[16] Ottime[16] Azienda Agricola "La Zagara" Coop. Giovanile A.R.L.[16] 4 piazzole per cannone[16] si[16] si
9. Forte Mangialupi Sicilia Messina, Rione Mangialupi 30 Aprile 1889[1]-1890[17] Proteggere il porto di Messina[17] Quasi del tutto demolito per far spazio al eliporto[17] Policlinico "G. Martino" Inesistente no, dubbia la presenza in passato No senza permesso dell'Ospedale
10. Mattiniti inferiore Calabria Campo Calabro,

Matiniti inferiore

Inizio 25 Gennaio 1888[1] Abbandono Iinesistente si si de facto, no de iure
11. Poggio Pignatelli Calabria Campo Calabro, 25 Gennaio 1888[1] e furono completati il 18 Gennaio 1889[18] Restauro Comune di Campo Calabro Comune di Campo Calabro 6 postazioni dedicate all’artiglieria[18] si si
12. Pentimele Nord Calabria Reggio Calabria 11 Luglio 1889[1]-1896[19] Abbandono no, ma presente un ponte levatoio si de facto, no de iure
13. Pentimele Sud Calabria Reggio Calabria 11 Luglio 1889[1]-1896[19] Restauro Comune di Reggio Calabria[20] si, ma molto piccolo si
14. Piano di Arghillà (Gullì) Calabria Reggio Calabria 1884 -1890[21] Restauro Proprietà dello Stato[21] si, diventato un laghetto si
Parte di uno dei Fortini di Pentimele.

Batterie di piccola dimensione

Hanno la caratteristica comune di essere in allineamento con batterie più grandi poste a monte, sono di dimensioni contenute ed hanno pochi elementi in elevazione. Ciò è dovuto alla loro posizione, molto vicina alla costa, costituendo di fatto un avamposto. Non hanno la piazza d’armi.[3]

Lista delle batterie di piccola dimensione
Numero Batterie di Piccole dimensioni Regione Città e località Periodo di costruzione Periodo di attività Periodo del disarmo Attività in guerra Condizioni Proprietà Conduzione attuale Artiglieria Fossato Visitabile
15. Forte Ogliastri Sicilia Messina, Tremonti Inizio lavori 16 Agosto 1880[1][22] Area Centrale dello stretto e difesa del settore nord del porto[23] Restaurato, ma chiuso Nel giugno 2023, il Comune di Messina ha stipulato un contratto di concessione per Forte Ogliastri[24][14] Nel giugno 2023, il Comune di Messina ha stipulato un contratto di concessione per Forte Ogliastri[24][14] 6 postazioni a Obice[23] si[23] si
16. Forte Catona Calabria Reggio Calabria,Casalotto 1884 - 1890[25] Deposito di monizioni[25] Abbandono, sono stati annunciati una riqualifica[26] Dello Stato[27] no si de facto, no de iure
17. Telegrafo (Beleno) Calabria Villa San Giovanni 1882[28] o 1 Settembre 1888[1] (non chiara la data) Prima linea di difesa degli approdi di Villa San Giovanni[29] Ruderi Dello Stato[28] si, ma sepolto si de facto, no de iure
18. Batteria/Fortino Sbarre Calabria Reggio Calabria, Sbarre 1913-1914[1] Abbandono piazzole 4 calibri da 305 con alto parapetto[30]. no, ma forse in passato si si de facto, no de iure

Batterie di montagna

Sono quelle poste sulle alture più elevate dei Peloritani e hanno un impianto semplificato rispetto al modello di base. Hanno un corpo di fabbrica principale staccato dal muro di chiusura e dal fossato a monte, hanno un andamento rettilineo, un'unica rampa di accesso sul lato a monte.[3]

Lista delle batterie di montagna
Numero Batterie di montagna Regione Città e località Periodo di costruzione Periodo di attività Periodo del disarmo Attività in guerra Condizioni Proprietà Conduzione attuale Artiglieria Fossato Visitabile
19. Forte Petrazza Sicilia Messina, tra Camaro Superiore e Bordonaro 1 gennaio 1888[1]-1889[14]-1903[31](non chiara la fine dei lavori) Difesa del Porto e area centrale dello stretto[32] Ottimali Fondazione Me.S.S.In.A., Consorzio del Sol.E.[31][14] 4 postazioni per cannone e 6 per obice[32] quasi del tutto spianato[32] si
20. Batteria Puntal Ferraro Sicilia Messina, Colli san Rizzo Fine lavori maggio del 1890[33][14] Parte del versante tirrenico[33] Restaurato Azienda Foreste Demaniali,[14] Parco dei daini ed il museo iconografico sulle batterie umbertine[33] 6 postazioni per cannone[33] si si
8. Forte/Monte dei Centri Sicilia Messina, Salice Inizio Ottobre 1889[1] Versante Tirrenico[16] Ottime[16] Azienda Agricola "La Zagara" Coop. Giovanile A.R.L.[16] 4 piazzole per cannone[16] si[16] si
21. Forte/Monte Campone Sicilia Villafranca Tirrena, Calvaruso 31 Dicembre 1889-1890[34] Versante Tirrenico[34] Ottime,[34][14] Trapper Soc. Coop. Sociale Onlus[14] 6/8 postazioni per cannone[34] si si
22. Forte Dinnammare. Sicilia Messina, Dinnammare Inizio lavori Settembre 1899[1] Attivo parzialmente demolito, nel 1932, per essere poi fuso con la base militare di Dinnammare, adibita al centro trasmissioni[35][36] Controllo di tutta l'area dello stretto dalle incursioni provenienti da sue e da nord.[35] Semidistrutta/inglobata nella base militare e nel Santuario della Madonna di Dinnammare.[35][36] Militare Militare no no

Per mancanza di informazioni, si è deciso di suddividere queste strutture in altre categorie.

Semaforo Umbertino
Numero Forte Regione Città e località Periodo di costruzione Periodo di attività Periodo del disarmo Attività in guerra Condizioni Proprietà Conduzione attuale Artiglieria Fossato Visitabile
23. Semaforo di Forte Spuria Sicilia Messina,Granatari Fine 800[37] Dall'inizio del secolo fino agli anni '70[37] come posto semaforico e di segnalamento [37] Abbandono Nessuna Nessuna no si de facto, no de iure

Batterie mai costruite

Abbiamo poche informazioni al riguardo[1]

Lista delle batterie mai costruite
Numero Batterie mai costruite Regione Città e località Periodo di ipotetica costruzione Ipotetica attività in guerra
24. Batteria Collereale Sicilia Messina, Collereale attorno al 1890[1] Difendere il porto di Messina

Galleria d'immagini

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v Parco-Museo "Forte Cavalli" - Messina, su www.fortecavalli.it. URL consultato il 24 dicembre 2024.
  2. ^ Batterie Umbertine, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 24 dicembre 2024.
  3. ^ a b c d M. Lo Curzio, V. Caruso “La fortificazione permanente dello Stretto di Messina” edizione Edas.
  4. ^ a b c d e f g h Administrator, Forte Masotto, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 25 dicembre 2024.
  5. ^ a b c d Forte Batteria Umberto Masotto (Forte Umbertino), su Sicilia in Rete. URL consultato il 25 dicembre 2024.
  6. ^ a b c d Forte Batteria Siacci, su Forte Batteria Siacci. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  7. ^ a b c d Administrator, Forte Crispi, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  8. ^ Camillo Bella, Forte Schiaffino, su www.etnanatura.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  9. ^ a b c Administrator, Forte Schiaffino, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  10. ^ a b c Parco-Museo "Forte Cavalli" - Messina, su www.fortecavalli.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  11. ^ a b Administrator, Forte Cavalli, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  12. ^ a b c Administrator, Forte San Jachiddu, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  13. ^ Scirin Cooperativa Sociale (02031490838), Gratis fatturato e dettagli aziendali | ReportAziende.it, su Report Aziende, l'archivio delle aziende italiane. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  14. ^ a b c d e f g h i j Andrea Denaro, Le “terrazze” dello Stretto: viaggio tra i forti messinesi, su LetteraEmme, 26 marzo 2023. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  15. ^ a b c d e f g h Administrator, Forte Serra La Croce, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 31 dicembre 2024.
  16. ^ a b c d e f g h i j Administrator, Forte Monte dei Centri, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 31 dicembre 2024.
  17. ^ a b c Administrator, Forte Mangialupi, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  18. ^ a b Sistema delle Fortezze - Forte Poggio Pignatelli, su www.comune.campocalabro.rc.it. URL consultato il 27 dicembre 2024.
  19. ^ a b Fortini di Pentimele, su www.fornacigrigolin.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  20. ^ Forte SUD Pentimele | Aree Archeologiche - RC, su 93.62.109.101. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  21. ^ a b (EN) Batteria T Gullì (ex) Reggio di Calabria, 1884 ca - 1890 ca, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 27 dicembre 2024.
  22. ^ Forte Ogliastri | Le Scalinate dell'Arte, su www.lescalinatedellarte.com. URL consultato il 28 dicembre 2024.
  23. ^ a b c Administrator, Forte Ogliastri, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 28 dicembre 2024.
  24. ^ a b Forti Gonzaga e Ogliastri: il 22 giugno il sindaco Basile a Palermo per la stipula del contratto di concessione al Comune di Messina, su comune.messina.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  25. ^ a b FORTI E FORTIFICAZIONI_FORMAT SCHEDA BENE (PDF), su agenziademanio.it.
  26. ^ Reggio, l’Agenzia del Demanio: l’affitto unica soluzione per valorizzare il Forte di Catona, su Gazzetta del Sud, 26 novembre 2023. URL consultato il 28 dicembre 2024.
  27. ^ Avviso di concessione di valorizzazione del “Forte Catona - ex deposito munizioni” sito nel Comune di Reggio Calabria, su Agenzia del Demanio. URL consultato il 28 dicembre 2024.
  28. ^ a b (EN) Batteria Beleno Villa San Giovanni, 1882 ca - 1882 ca, su catalogo.beniculturali.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  29. ^ admin!piale, recupero forte beleno |, su borgodipiale.it, 24 dicembre 2011. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  30. ^ Domenico Guarna, Forte Sbarre, su Viaggio a piedi, 17 luglio 2020. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  31. ^ a b Fondazione di Comunità Messina – Un nuovo sito targato WordPress, su fdcmessina.org. URL consultato il 28 dicembre 2024.
  32. ^ a b c Administrator, Forte Petrazza, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 28 dicembre 2024.
  33. ^ a b c d Administrator, Forte Puntal Ferraro, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 28 dicembre 2024.
  34. ^ a b c d Administrator, Forte Campone, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  35. ^ a b c Administrator, Forte Dinnammare, su www.messinafortificata.it. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  36. ^ a b Forte Dinnammare (Forte Umbertino), su Sicilia in Rete. URL consultato il 2 gennaio 2025.
  37. ^ a b c Forte Spuria: il Comune di Messina vuole acquisire la fortificazione umbertina, su Normanno.com, 15 ottobre 2021. URL consultato il 2 gennaio 2025.
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