Flavio Cucchi inizia lo studio della chitarra classica all'età di 5 anni con il maestro Augusto De Mori a Verona[1]. Si iscrive al Conservatorio Luigi Cherubini di Firenze dove studia sotto la guida di Alvaro Company diplomandosi col massimo dei voti e lode. In seguito si perfeziona con Oscar Ghiglia all'Accademia Musicale Chigiana di Siena dove ottiene il diploma di Merito[2].
Carriera
A otto anni tiene i primi recital a Verona, dove allora risiedeva prima di trasferirsi a Roma e poi a Firenze. Dal 1964 al 1971 si dedica alla musica pop suonando in vari gruppi. Degna di nota è la sua composizione Senti questa chitarra che anticipa il rock psichedelico in Italia[3] e il rock progressivo. Questo brano sarà pubblicato con I Chewingum, come 45 giri dalla RCA nel 1968. Sul finire degli anni '60 collabora con la cantante folk Caterina Bueno incidendo due Long Playing per la Fonit Cetra, Se vi assiste la memoria nel 1974 e Il trenino della leggera nel 1976.
Negli anni Settanta torna al classico, e inizia una nuova carriera concertistica come solista e in duo con Paolo Paolini[4]. Segue una specializzazione nella musica contemporanea ed entra nell'Ensemble Garbarino fondato dal clarinettista, compositore e direttore d’orchestra Giuseppe Garbarino. Con i "Solisti del Teatro alla Scala" esegue il Marteau sans maitre di Pierre Boulez alla Piccola Scala di Milano[5][6]. Collabora con il soprano inglese Dorothy Dorow, specialista di musica contemporanea, con la quale tiene numerosi concerti e incide il Long Playing ‘’Ricercare.
Nel 1982 il drammaturgo Carmelo Bene lo invita a partecipare con interventi musicali alla sua lettura di testi di Dino Campana[7]. Lo spettacolo va in scena al Palazzo dello Sport di Milano[8] davanti a 4000 persone e viene trasmesso dalla RAI[9][10]. Salvatore Vendittelli scriverà nel suo libro Carmelo Bene fra teatro e spettacolo: «memorabile l’esecuzione al Palazzo dello sport di Milano, con la partecipazione di Flavio Cucchi, la più grande chitarra classica vivente»[11]
Sempre per Carmelo Bene, negli anni ’80 incide le musiche di scena del Pinocchio.
Partecipa alla prima esecuzione mondiale della Sestina d'autunno di Goffredo Petrassi all’Accademia Chigiana di Siena [12].
Nei primi anni '80 inizia a insegnare nella prestigiosa Scuola di Musica di Fiesole, mentre nel 1986 prende la cattedra di chitarra presso l'Istituto Superiore di Studi Musicali "P. Mascagni" di Livorno che terrà fino al 2016.
Nuove collaborazioni e tour
Nel 1986 con Paolo Paolini fonda la Guitar Symphonietta[13], ensemble di chitarre che verrà diretto dal compositore cubano Leo Brouwer, con cui terrà concerti in Italia e tre trasmissioni televisive per la Rai[14]. Al teatro comunale di Firenze interpreta con il baritono William Pearson, dedicatario della composizione, El Cimarron di Hans Werner Henze, opera che in seguito ha eseguito anche al Teatro Regio (Torino) e al festival di Montepulciano.
Negli anni '90 incide una serie di CD con ARC Music e tiene diversi concerti in America, Asia ed Europa.
Negli anni 2000 l'attività concertistica internazionale si intensifica e viene invitato nei maggiori festival internazionali in America, Europa, Asia e Australia. Ha partecipato a trasmissioni radiotelevisive delle più importanti emittenti tra cui BBC, RAI, ZDF e Bayerischer Rundfunk, Televisa Mexico, All India Radio, Television Corporation of Singapore ed è apparso sulle più importanti riviste di settore[15]. Il poeta Premio PulitzerYusef Komunyakaa gli dedica Ode alla chitarra’'[16] e Chick Corea la serie di brani Ruminations for guitar[17].
Dal 2017 inizia una collaborazione con la Discografica EMA Vinci records distribuito da Believe Digital. Nel 2023 torna con l'etichetta ARC Music, con distribuzione Naxos, e pubblica l’album digitale “Dances” con musiche di Astor Piazzolla, Stefano Mainetti e Giulio Clementi.
Nel gennaio 2024 è stato ospite su RaiTre nella trasmissione "Via dei Matti n. 0" di Stefano Bollani[18].