Ferrovia La Chaux-de-Fonds-Les Ponts-de-Martel
La ferrovia La Chaux-de-Fonds-Les Ponts-de-Martel è una linea ferroviaria a scartamento metrico della Svizzera. StoriaNel 1881 la Jura-Bern-Luzern Bahn propose la costruzione di una ferrovia tra La Chaux-de-Fonds e Les Ponts-de-Martel, al fine di sviluppare l'industria della zona, sino ad allora servita da una coppia di diligenze; il 9 aprile 1883 fu accordata la concessione per una linea a scartamento metrico. Nel 1886 si costituì la società Ponts-Sagne-Chaux-de-Fonds (PSC) che iniziò i lavori il 22 aprile 1887; la linea aprì il 26 luglio 1889[1]. L'esercizio della linea si rivelò da subito deficitario, tanto da portare, nel 1893, alla decisione di far gestire la linea alla società Chemin de fer du Jura-Neuchâtelois (JN). La gestione JN durò fino al 1913, anno in cui la società fu nazionalizzata e assorbita dalle Ferrovie Federali Svizzere; la PSC decise quindi di affidare la gestione della linea sociale alla Saignelégier–Chaux-de-Fonds (SC), antenata delle Chemins de fer du Jura, che esercì la linea sino al 30 giugno 1945[1]. Il 26 giugno 1947 si costituì la Chemins de fer des Montagnes Neuchâteloises (CMN), nata dalla fusione di PSC e della Régional des Brenets (RdB)[2]; sotto la nuova gestione si procedette all'elettrificazione della linea, inaugurata il 12 maggio 1950[3] e finanziata dalla Confederazione, dal canton Neuchâtel e dai comuni interessati[4]. Nel febbraio 1959, per due settimane, si sperimentò la sostituzione dei convogli ferroviari con autobus: la sperimentazione ebbe esito negativo, in quanto gli autobus impiegavano più tempo dei treni a percorrere il tragitto (45 minuti contro 30) e la strada era stretta, impedendo l'incrocio di due mezzi[5]. Il 2 settembre 1999 la CMN si fuse con altre due società di trasporti pubblici, la Chemin de fer régional du Val-de-Travers (RVT) e la Transports du Val-de-Ruz (VR), nella società Transports régionaux neuchâtelois (TRN)[6], fusasi a sua volta il 27 giugno 2012 con la Transports publics du littoral neuchâtelois (TN, esercente i trasporti urbani di Neuchâtel, tra cui tram e filobus) nella società Transports publics neuchâtelois (TransN)[7], di cui costituisce la linea 222[8]. CaratteristicheLa linea, a scartamento metrico, è lunga 16,23 km; la pendenza massima è del 40 per mille, il raggio minimo di curva 150 metri[9]. La linea è elettrificata a 1500 V CC. Percorso
La linea parte dalla stazione di La Chaux-de-Fonds, condivisa con le FFS e le CJ. La ferrovia risale quindi la valle della Sagne; attraversata la galleria Reymond (inaugurata il 23 agosto 1967 e lunga 323 metri, permise di sopprimere un passaggio a livello[10]), si tocca La Sagne, terminando la corsa a Les Ponts-de-Martel. Materiale rotabileLa dotazione d'origine della linea consisteva in tre locomotive a vapore a tre assi (serie G 3/3 1÷3) fornite dalla SLM nel 1888; altre due vennero acquistate nel 1904 sempre dalla SLM, mentre nel 1915 fu rilevata dalle Chemins de fer du Jura una sesta locomotiva[1][11]. Nel 1950 entrarono in servizio sulle linee della CMN cinque elettromotrici a carrelli con vano bagagliaio (serie BDe 4/4 1÷5), tutte costruite dalle Reggiane con parte elettrica Brown Boveri-Sécheron[12]. Una di esse nel 1998 è stata demotorizzata e completamente ricostruita come rimorchiata semipilota salone per impieghi speciali e turistici[13]. Le automotrici Reggiane furono affiancate nel 1991 da due nuovi mezzi (serie BDe 4/4 6÷7)[14], costruiti da ACMV e ABB in seguito ad un ordine in comune con LEB e GFM[15]; una terza elettromotrice fu acquistata nel 1996[16]. Note
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