Il suo periodo di maggiore splendore fu negli anni sessanta, quando gli iscritti arrivarono a 200.000 e la Federazione accentuò i suoi tentativi di ricerca di un profilo autonomo. Gli organi di informazione della Federazione assunsero un ruolo sempre più rilevante: assai importanti furono le pubblicazioni "La città futura" (che riprendeva il nome da un numero unico pubblicato nel febbraio del 1917 a cura della Federazione giovanile piemontese del Partito Socialista, di cui Antonio Gramsci curò per intero la stesura) e "Nuova generazione" (nata, non senza qualche polemica, nel 1956).
L'8 ottobre 1990 il segretario della FGCI Gianni Cuperlo, propose ad Ariccia, seguendo la linea di Achille Occhetto, di sciogliere la FGCI per far nascere la Sinistra Giovanile, un'organizzazione confederale con l'obiettivo di creare quattro associazioni nella scuola, nel territorio, nell'università, nei luoghi di lavoro, federate tra loro. La proposta passerà con 91 voti favorevoli, 10 astenuti e 13 contrari.
Il 19 dicembre 1990 si aprì a Pesaro il XXV e ultimo congresso della FGCI, la quale si sciolse il 22 dicembre con 356 voti favorevoli su 491 votanti (72,5%), in rappresentanza di 55.000 iscritti.
Nel 2016, con la fondazione del Partito Comunista Italiano, omonimo dello storico partito, è stata rifondata anche un'omonima Federazione Giovanile Comunista Italiana.
XIX Congresso - Firenze, 26-28 marzo 1971 - Con i comunisti i giovani all'avanguardia nelle lotte per una nuova democrazia per il socialismo
XX Congresso - Genova, 18-21 dicembre 1975 - L'unità dei giovani per il rinnovamento democratico e socialista dell'Italia
XXI Congresso - Firenze, 19 (poi 20)-23 aprile 1978 - Contro la violenza - Protagonisti della democrazia - Una nuova F.G.C.I. per unire i giovani per cambiare la società
Avanguardia (settimanale, 13 dicembre 1953 - 29 luglio 1956)
Gioventù nuova. Rassegna mensile della Federazione Giovanile Comunista Italiana (mensile, agosto 1949 - 1952)
Il costruttore. Mensile di guida e orientamento (gennaio 1951 - marzo/aprile 1956)
Nuova generazione. Settimanale dei giovani comunisti italiani (2 dicembre 1956 - gennaio 1977, fu preceduto da un numero straordinario il 4 novembre 1956). Dall'anno V, n.11 (aprile 1960): Settimanale dei giovani comunisti; dal n.17 (maggio 1961): Settimanale di politica e cultura; dal n.110 (marzo 1973): Settimanale della Federazione giovanile comunista italiana.
La città futura. Settimanale della Federazione giovanile comunista italiana (aprile 1977 - ottobre 1979)
Scienza e politica. Mensile della FGCI (1979)
Organizzazione FGCI. Mensile della Federazione giovanile comunista italiana (1980, preceduto da un numero unico del maggio 1980)
Jonas. Mensile della Sinistra giovanile promosso dai Giovani comunisti (ottobre 1984 - giugno 1986, precedono il n. 1 tre n. 0: n. 0 [giugno 1984], n. 01 [luglio 1984], n. 02 [settembre 1984]).
Note
^La FGCI si allineò ai cambiamenti programmatici del PCI, passando dall'iniziale leninismo (1921-1926) al marxismo-leninismo dell'Internazionale sotto Stalin (a partire dal 1926) e ancora per molto tempo fu allineata alla gioventù comunista fedele a Mosca, per prendere gradualmente posizioni più libertarie e revisioniste, sul modello dell'eurocomunismo (1976-1990)
^La mozione votata al congresso recitava: "L'Ottavo Congresso delle Federazione Giovanile Socialista dinanzi ai risultati del XVII Congresso del Partito Socialista Italiano ed alla costituzione del Partito Comunista d'Italia, sezione dell'Internazionale Comunista, confermando la propria adesione all'Internazionale della gioventù Comunista, delibera di ritirare la propria adesione al Partito Socialista Italiano per aderire, in conformità agli statuti internazionali, al Partito Comunista d'Italia; dichiara di mutare il nome della propria organizzazione in quello di Federazione Giovanile Comunista Italiana".
^Nel maggio 1923, "l'intera segreteria della F.G.C. d'I. (Berti, Longo, Cassitta e Guermandi) fu arrestata e il giornale corse il rischio di dover cessare immediatamente le pubblicazioni; ma non essendo riuscita la polizia a collegare i due elementi (in realtà proprio Longo aveva curato il primo numero), Teresa Noce poté sostituire i compagni e, quasi da sola (Enrico Minio era solo un collaboratore esterno, corrispondente da Civita Castellana e autore di brevi note e raccontini per ragazzi), <<fece>> il giornale" La voce della gioventù sino a settembre, quando fu anche lei arrestata e incarcerata per tre mesi: Renzo Martinelli, Giovanni Masci, Il "Che fare?" di Gramsci nel 1923, Studi Storici, Anno 13, No. 4 (Oct. - Dec., 1972), p. 793.
^Fonte: Paolo Spriano, Storia del Partito Comunista Italiano, Einaudi: "...All'inizio del 1927 il Comitato Centrale ha perduto metà dei suoi componenti (...), vengono cooptati (...) tra i giovani Longo, coadiuvato da Dozza (Pippo) dirige il centro estero della FGCI e Secchia quello interno."
Bibliografia
Bruno Bernini, Il programma e l'organizzazione della FGCI nel suo statuto, S.l., Gioventù nuova, 1950.
Ugo Pecchioli, La FGCI scuola di comunismo, S.l., Gioventù nuova, 1950.
Enrico Berlinguer et alii, Il ruolo dei giovani comunisti. Breve storia della FGCI, Rimini-Firenze, Guaraldi, 1976.
Marcello Sarno, con Marino Sinibaldi (a cura di), Il movimento degli studenti medi in Italia (1970-76). Analisi e documenti di AO, LC, PdUP, PCI-FGCI, Roma, Savelli, 1977.
Angelo Chiesa, Dal 'Fronte della gioventu' alla FGCI. La vita politica dei giovani varesini. 1944-1950, s.l., s.n., 1978.
Donatella Ronci, I giovani comunisti dalla Liberazione al 1957, s.l., s.n., 1980.
Pietro Folena, I ragazzi di Berlinguer. Viaggio nella cultura politica di una generazione, Milano, Baldini & Castoldi, 1997; Baldini Castoldi Dalai, 2004.