Evoluzione del collegio cardinalizio durante il pontificato di Leone XIIDi seguito è riportata l'evoluzione del collegio cardinalizio durante il pontificato di Leone XII (28 settembre 1823 – 10 febbraio 1829) e la successiva sede vacante (10 febbraio – 31 marzo 1829). Evoluzione in sintesiDopo l'elezione del cardinale Annibale della Genga, che prese il nome di Leone XII, il collegio dei cardinali era costituito da 52 porporati.
Composizione per paese d'origineFra il conclave del 1823[1] ed il conclave del 1829[2] la composizione del collegio per paese d'origine dei cardinali cambiò solo leggermente, consistendo nella diminuzione di 1 porporato proveniente dagli Stati preunitari e nella crescita di 4 cardinali dal resto d'Europa.
Composizione per concistoroIl pontificato di Pio VII, settimo per lunghezza nella storia della Chiesa, ebbe come conseguenza che, dopo la sua morte, solo 2 cardinali su 53 non fossero stati nominati da lui, bensì dal predecessore Pio VI. In cinque anni e mezzo, Leone XII creò 25 cardinali e durante il suo pontificato ne morirono 18 nominati da Pio VII ed 1 da Pio VI; questo ebbe come conseguenza che, nel conclave successivo alla sua morte, nonostante il sacro collegio fosse composto ancora per la maggioranza dai porporati di Pio VII (58%), tutti i cardinali da lui creati meno 1 (41%), deceduto durante la sede vacante, siano riusciti a prendervi parte.
Elenco degli avvenimentiNote
Voci correlate
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