Europa Ora!
Il Movimento Europa Ora, conosciuto semplicemente come Europa Ora! (in montenegrino: Pokret Evropa sad, in cirillico: Покрет Европа сад?; abbreviato in PES), a volte stilizzato con un punto esclamativo finale, è un movimento politico centrista montenegrino.[2][3] È stato fondato nel giugno 2022 dall'ex ministro delle finanze Milojko Spajić e dall'ex ministro dell'economia Jakov Milatović. Il gruppo si descrive come un movimento incentrato sull'economia e sulla lotta alla corruzione, e ha una visione liberale dal punto di vista economico.[4] StoriaIl movimento è stato fondato il 26 giugno 2022 da Milojko Spajić e Jakov Milatović, rispettivamente ex ministri delle finanze e dell'economia indipendenti, all'interno del governo tecnico di breve durata formato dopo i risultati delle elezioni parlamentari del 2020.[5][6][7] In precedenza, annunciando un impegno politico congiunto e la formazione di un nuovo movimento politico nel febbraio 2022, poco dopo che il governo tecnico guidato da Zdravko Krivokapić aveva perso la fiducia dalla maggioranza parlamentare.[8] Oltre a Spajic e Milatovic, membri fondatori di spicco del movimento includono l'ex ministro della difesa, Olivera Injac e il docente universitario Filip Ivanović.[9] Il programma di riforme economiche includeva una serie di misure popolari come ad esempio l'aumento del salario minimo da 222 a 450 euro tagliando i contributi sanitari, provvedimento poi varato nel gennaio 2022 dai ministri durante il loro mandato.[10][11] Il partito ha inoltre annunciato future collaborazioni con altri soggetti politici centristi e di orientamento civico, come le coalizioni democratiche e URA, nonché con i partiti di minoranza, opponendosi all'attività e alle posizioni del DPS, DF e SNP, accusandoli di corruzione e di alimentare divisioni etniche, definendoli “partiti politici del passato”.[12] Al primo turno delle elezioni presidenziali 2023, Milatović ha superato i sondaggi, ottenendo il 29% dei voti[13] e alla fine ha sconfitto Milo Đukanović, presidente in carica, nel ballottaggio del 2 aprile, ottenendo circa il 60% dei voti.[14][15] Spajić ha guidato il movimento alle elezioni parlamentari del 2023, dove ha promesso l'innalzamento del salario minimo da 450 a 700€, l'innalzamento delle pensioni minime a 450€ e la riduzione della giornata lavorativa a 7 ore giornaliere. Il partito è diventato il più numeroso in parlamento con 24 seggi su 81, grazie al 25,6% dei voti ricevuti.[16][17] Jakov Milatović, vicepresidente del gruppo politico ha abbandonato il partito che aveva contribuito lui stesso a fondare, dimettendosi da tutte le cariche nel febbraio 2024, in seguito a scontri tra Milatović e Spajić sulla visione futura del partito.[18][19] Risultati elettoraliElezioni presidenziali
Elezioni parlamentari
Note
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