Eupatorium cannabinumLa canapa acquatica (nome scientifico Eupatorium cannabinum L.) è una pianta erbacea perenne, abbastanza robusta e tomentosa, appartenente alla famiglia delle Asteraceae. EtimologiaIl nome del genere (Eupatorium) deriva dal greco: “nascita da padre nobile”. Qui si fa riferimento a Mitriade Eupatore, che fu re del Ponto nel I secolo a.C. e al quale si attribuisce il primo utilizzo medicinale. DescrizioneLa forma biologica della specie è emicriptofita scaposa (H scap); sono piante perennanti per mezzo di gemme poste al suolo e con asse fiorale allungato. RadiciLe radici sono secondarie da rizoma. Fusto
FoglieLe foglie sono a disposizione opposta; sono brevemente picciolate ed hanno la forma palmato – lobata (sono divise in 3 - 5 profonde lacinie lanceolate), quelle inferiori a volte sono semplici; sia l'apice della foglia che la sua base sono acuti; il margine è seghettato - dentato. Dimensioni delle foglie: le inferiori 3 x 9 cm; le superiori 15–22 mm di larghezza per 42–60 mm di lunghezza. InfiorescenzaL'infiorescenza è formata da diversi capolini riuniti in densi corimbi (la parte terminale della pianta è molto ramificata) di circa 10 cm di diametro. Ogni capolino porta pochi fiori (meno di una decina, normalmente 4 -6) dalla forma tubolare inseriti su un ricettacolo nudo circondato da circa 10 brattee involucrali (squame) verdi di forma ovale o oblunga con il margine lievemente arrossato; queste brattee sono disposte su due verticilli, e quelle esterne sono più brevi. Caratteristica di questa infiorescenza è l'avere tutti i fiori quasi perfettamente delle stesse dimensioni. FioriI fiori sono profumati tenuamente e sono ermafroditi. L'involucro (l'insieme di calice e corolla) è lungo al massimo 7 mm ed è di forma cilindrica dal diametro di 2 mm. Sono assenti i fiori ligulati, il capolino si compone solamente di fiori tubulosi lunghi circa 10 mm.
FruttiIl frutto è un achenio di forma ovale – oblunga lungo mediamente 3 – 4 mm; longitudinalmente lo percorre cinque coste e la superficie è rugosa; nella parte apicale è inserito il pappo con diverse setole cenerine - biancastre molto lunghe (fino a 5 mm) ed evidenti che il vento può portare (assieme al frutto) anche molto lontano. Distribuzione e habitat
TassonomiaLe famiglia delle Asteraceae o Compositae è la famiglia vegetale più numerosa, organizzata in oltre 1000 generi per un totale di circa 20.000 specie. Al genere Eupatorium sono assegnate numerose specie (da 400 a 600 secondo i vari autori) quasi tutte localizzate alla sola flora spontanea Americana (soprattutto centrale e meridionale-tropicale), mentre in Europa se ne trovano spontanee solo 4 -5, anzi nella zona occidentale dell'Europa (e quindi in Italia) una sola è la specie presente: Eupatorium cannabinum. Il genere Eupatorium è quindi tipicamente connesso con climi molto caldi.
VarietàLa variabilità di questa pianta può presentarsi soprattutto nelle foglie: individui con foglie indivise oppure individui con foglie solamente a 5 segmenti; anche se tali differenze possono non essere molto significative e sembrano dovute più che altro a variazioni locali e circoscritte. Comunque sono state individuate alcune sottospecie:
SinonimiLa specie Eupatorium cannabinum può essere chiamata con nomi diversi. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:
Specie simili
UsiFarmacia
La conoscenza di questa pianta è nota fin dall'antichità sia per le sue proprietà vulnerarie che aperitive, ma anche per la presenza di sostanze vermifughe e purganti contenute nei rizomi. Generalmente veniva usata esternamente come antisettico, ma a volte era usata anche internamente in caso di artriti e reumatismi. CucinaNon si ha notizia che questa pianta venga usata come cibo; è comunque una buona pianta mellifera, da cui le api raccolgono nettare e polline. IndustriaDalla pianta si possono ricavare dei prodotti repellenti. GiardinaggioLa crescita di questa pianta è abbastanza rapida e facile per cui ha un certo impiego nel giardinaggio per creare siepi e riempire zone intermedie. Viene usata soprattutto nei giardini acquatici con ampie zone in quanto tende a colonizzare velocemente il terreno circostante per mezzo di rizomi molto ramificati. L'impianto ideale è nei pressi di laghetti o corsi d'acqua non molto profondi con terreno molto umido o anche sommerso d'acqua per qualche centimetro. È pianta visitata dalle api. Galleria d'immaginiBibliografia
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