Ersilia Salvato
Ersilia Salvato (Castellammare di Stabia, 30 giugno 1941) è una politica italiana. BiografiaNegli anni ottanta ha partecipato insieme a esponenti del mondo cattolico, come don Antonio Riboldi, alle manifestazioni contro la camorra. È stata membro di commissioni parlamentari tra cui la Commissione parlamentare Antimafia e la Commissione Giustizia. Ha effettuato viaggi negli Stati Uniti d'America per chiedere l'abolizione della pena di morte. Il 3 febbraio 1991 è tra i cinque fondatori di Rifondazione Comunista, partito in cui militerà fino al 1998, quando l'11 ottobre parteciperà alla fondazione del Partito dei Comunisti Italiani di Armando Cossutta e Oliviero Diliberto, anche se dopo appena dieci giorni lascia tale nuova formazione per aderire ai Democratici di Sinistra di Massimo D'Alema.[1] Dal 16 maggio 1996 al 29 maggio 2001 ricopre il ruolo di vicepresidente del Senato. È stata sindaca della sua città natale dal 10 giugno 2002 al 28 aprile del 2004, giorno dello scioglimento anticipato del consiglio comunale, determinato dalle dimissioni della maggioranza dei consiglieri comunali (sia di centrosinistra sia di centrodestra)[2]. Nell'autunno del 2004 diventa presidente dell'associazione "CittàLibera", associazione che la indicherà come candidata a sindaca per le elezioni del 3 e 4 aprile 2005. Le urne consegnano a CittàLibera il 30% dei consensi[3]. Dopo le elezioni annuncia con una lettera a Piero Fassino la sua uscita dai Democratici di Sinistra per presunte interferenze della camorra nel corso delle operazioni elettorali.[4] Dall'ottobre del 2006 è tra i fondatori dell'Associazione Rossoverde. È autrice del libro-intervista intitolato "Parole del mio tempo" nel quale dà una testimonianza degli anni vissuti nella politica italiana. Incarichi parlamentariCamera dei DeputatiVII legislatura
VIII legislatura
Senato della RepubblicaIX legislatura
X legislatura
XI legislatura
XII legislatura
XIII legislatura
Opere
Note
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