Era figlio di Ercole Bevilacqua (1528-1553), conte di Maccastorna e di Eleonora Pio di Savoia (?-1596). Crebbe alla corte del cardinaleLuigi d'Este. Nel 1574 combatté nella Fiandre per il re Carlo IX.[1] Ricoprì importanti incarichi per la famiglia D'Este, tra cui cameriere segreto e consigliere di Stato e di guerra del duca di Ferrara Alfonso II d'Este.
Nel 1590, convocato al cospetto del duca Alfonso II, venne intimato di lasciare Ferrara a causa delle ire scatenate dal marito Ercole Trotti, per essersi il Bevilacqua invaghito di sua moglie Anna Guarini, cantante di corte. Si stabilì a Sassuolo e rientrò in città nel 1598, solo dopo la morte del duca Alfonso, con la devoluzione di Ferrara allo Stato Pontificio,[2] grazie anche ai favori del parente cardinaleBonifazio Bevilacqua Aldobrandini.
Morì forse avvelenato a Ferrara il 13 dicembre 1600.[3]
Discendenza
Ercole e Bradamante ebbero dodici figli:
Ernesto (1578-1624), militare al servizio degli Estensi, 1º Marchese di Bismantova e conte di Maccastorna
Carlo (1579-1640), religioso
Eleonora (1580-?)
Francesco (1585-1629), militare al servizio degli Estensi, 2º Marchese di Bismantova e conte di Maccastorna