Emilio TeglioEmilio Teglio (Modena, 30 giugno 1873 – Brescia, 13 agosto 1940) è stato un matematico italiano, preside del Regio Liceo Classico Ariosto di Ferrara ininterrottamente dal 1922 sino al 1938, quando entrarono in vigore le leggi razziali che lo costrinsero alle dimissioni[1]. BiografiaEra figlio di Bonaiuto Teglio, avvocato e consigliere legale del duca di Modena. Si laureò nel 1897 in matematica a Torino e nel 1902 si laureò in fisica a Modena. Si trasferì a Monteleone Calabro e proseguì nella carriera sino al 1922 quando ottenne l'incarico di preside del Regio Liceo classico Ariosto a Ferrara, città nella quale si trasferì.[2]. Leggi razziali fascistePer effetto delle leggi razziali venne espulso dalla scuola nel 1938, ed una targa, posta nell'istituto, ricorda quel momento tragico che coinvolse anche alcuni alunni del liceo. Questi, a partire dall'anno scolastico 1938-1939, non furono più ammessi alle lezioni. Un destino ancora peggiore subì il figlio Ugo, avvocato, antifascista, arrestato il 7 ottobre 1943 e rinchiuso nel carcere di via Piangipane, a Ferrara. Da questo ne uscì solo per essere fucilato con altri 10 antifascisti la notte tra il 14 ed il 15 novembre 1943 accanto al muretto del fossato del Castello Estense.[3] NoteBibliografia
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