Emilio '90
Emilio '90 è stato un programma televisivo italiano di genere comico, andato in onda dall'8 giugno al 9 luglio 1990 su Italia 1. ProduzioneEmilio '90 era l'edizione speciale di Emilio sui Mondiali di calcio di Italia '90. L'originale taglio della trasmissione, preannunciato dalla sigla che parodiava un noto spot pubblicitario di allora, si proponeva di accontentare tanto il pubblico maschile quanto quello femminile: quest'ultimo, comprensibilmente, temeva infatti di rimanere trascurato durante il periodo in cui si sarebbe svolta l'importantissima manifestazione calcistica. Sempre in virtù di questo taglio, Emilio '90 contrapponeva l'aspetto sportivo della manifestazione a quello sociale: con la loro caratteristica satira di costume, Zuzzurro e Gaspare sottolineavano di volta in volta (spesso coadiuvati da Pistarino e dalle sue battute) gli aspetti più significativi dei Mondiali. Il programma cominciava generalmente con una sorta di editoriale a cura di Zuzzurro e Gaspare, ma l'ordine delle rubriche non era fisso e talvolta i componenti del cast si scambiavano i ruoli e i tormentoni fra loro, finendo con l'interagire a turno con i personaggi fuori campo (il sindaco di Montezemolo e Kinder), che inizialmente parlavano solo con Gaspare. In un paio di puntate è comparsa anche Giannina Facio, già facente parte della redazione dell'edizione standard di Emilio, per commentare i risultati della Nazionale di calcio della Costa Rica[1], che a Italia '90 si era qualificata per la prima volta nella sua storia agli Ottavi di un campionato mondiale. Il programma andava in onda alle 19:30, ossia mezz'ora dopo la fine delle partite pomeridiane e un'ora e mezza prima dell'inizio di quelle serali; questa particolare circostanza rendeva tanto avventurosa quanto originale la conduzione del programma, talvolta soggetta a ritardi e spesso affidata alle capacità improvvisative dei suoi autori, come testimonia Gaspare: «Emilio '90 (...) era fatto giorno per giorno, poco prima della messa in onda, quindi molto basato sull'improvvisazione. Addirittura una volta fu ripresa una scena pazzesca, poi mandata in onda comunque, in cui era evidente che ci eravamo scordati tutto, confondendo una puntata con l'altra. C'era Pistarino nei panni di un teleimbonitore che cercava di vendere delle zolle dei campi di calcio dei Mondiali, e Andrea e io lo disturbavamo. Peccato che nessuno ricordasse come proseguiva lo sketch: tirammo fuori i copioni, e ci mettemmo a leggerli spudoratamente davanti alle telecamere, prendendola sul ridere perché non c'era altro da fare. Un pezzo molto divertente, che anni dopo è stato messo anche su YouTube.» Queste caratteristiche particolari sono state premiate da un buon successo di pubblico: "Emilio 90 andò molto bene, sia come ascolti sia come gradimento"[2]. Ciò malgrado, Emilio non ha avuto un seguito, benché parte del suo cast sia poi confluito nella trasmissione Dido... menica (1992-93). Altri ruoliAd Athina Cenci (sostituita da Dominique Chalbot alla guida della redazione) era affidata la rubrica "Il pallone può attendere", dedicata al pubblico femminile, oltre a un piccolo commento sui risultati della giornata ("Oltre il pallone") in cui la caporedattrice faceva comicamente sfoggio della propria incompetenza calcistica, mentre Peo Pericoli rappresentava, in perfetta contrapposizione, il tifoso incallito e propenso al chiasso, alla violenza e alle molestie nei confronti delle ragazze della redazione. Gabriella Golia doveva invece contenere le sfuriate di Gene Gnocchi, che dal canto suo (nell'ambito della rubrica "Ritiro d'ossier") gestiva anche una sgangherata tenuta "Luca Gnocchi De Montezemolo" che avrebbe dovuto ospitare le nazionali partecipanti del torneo. Nella rubrica "Ditelo a Chiara", Chiara Sani si occupava di intervistare la gente comune sull'andamento dei Mondiali mentre Carlo Pistarino, suo rivale e vittima dell'intera redazione, intervistava gli indigeni di Santo Domingo sullo stesso argomento nell'ambito della rubrica "Merenghe" o - nella veste di sindaco di Montezemolo - veniva intervistato a sua volta da Ezechiele all'interno di un'altra rubrica ("Inciuci"). Esterni alla trasmissione, dal momento che intervenivano in collegamento o soltanto via audio, il sindaco di Montezemolo con i suoi tormentoni ("Non c'è acqua", "Ma va!", "Quando devo tacere io taccio") e Kinder con la sua mucca Ugo ("la mucca che fa un latte che sembra un sugo"), l'unica capace di fare le imitazioni. CastIl cast, ridotto rispetto a quello di Emilio, comprendeva: Zuzzurro e Gaspare (anche autori), Dominique Chalbot (caporedattrice in sostituzione di Athina Cenci, i cui contributi erano quasi esclusivamente registrati), Carlo Pistarino (l'apprendista), Gene Gnocchi (un calciatore deluso per la mancata convocazione in Nazionale), Teo Teocoli (l'ultrà Peo Pericoli), Gabriella Golia e Chiara Sani (giornaliste). Personaggi
Rubriche- L'editoriale di Gaspare e Zuzzurro: uno dei pochi appuntamenti fissi della trasmissione, in genere con funzione introduttiva. Era già una rubrica fissa di Emilio. Le rubriche seguenti sono più sporadiche: La siglaLa sigla di Emilio '90, ricalcata sullo spot del profumo Égoïste, mostra un condominio in cui uomini e donne litigano perché i primi, per vedersi i Mondiali, trascurano le seconde; allo stesso Emilio '90 è affidato un ruolo di pacificazione. I condòmini riacquistano la calma aprendo e chiudendo le finestre al gioioso grido di "Emilio '90!". Il commento musicale della sigla è diviso in due parti: la prima, violentissima, cita l'Ouverture Coriolano di Beethoven mentre la seconda, più conciliante, riprende il tema della canzone Amapola.[6] NoteBibliografia
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