I suoi genitori, Ercole Ghiozzi, scomparso nel 1987, e Adriana Orlandelli, scomparsa il 26 aprile 2024 a 91 anni, erano nativi di Fidenza. Il padre era sindacalista, mentre la madre gestiva il ristorante Antica Trattoria al Duomo e fondò un'azienda alimentare nel 1967, la Fratelli Gnocchi, che produce pasta fresca. Ha quattro fratelli e una sorella: Alberto, Elena, Federico, Andrea detto Andy, che gestiscono l'azienda di famiglia, e Charlie.[1][2]
Dopo alcune apparizioni al Maurizio Costanzo Show, Gnocchi viene selezionato per lo show Emilio (1989). Nello stesso periodo è ospite al Gioco dei 9 condotto da Raimondo Vianello.
Successivamente forma un'affiatata coppia artistica con Teo Teocoli nella prima edizione di Scherzi a parte, nella sit-com I vicini di casa e nel varietà Mai dire Gol, che conduce nella stagione 1992-1993. L'anno seguente si ritira dalla trasmissione a causa di alcune incomprensioni con la Gialappa's Band.[3] Nel 1994 realizza L'approfondimento per Rai 3, trasmissione nella quale, assieme alla sua stralunata famiglia, commenta e discute i fatti più importanti del giorno.
Nella primavera 2004 ha affiancato Amadeus nella prima edizione del reality Music Farm e Simona Ventura nella conduzione del Festival di Sanremo. Nel settembre 2008 passa all'emittente televisiva Sky (pur mantenendo la conduzione di Artù su Rai 2) per condurre Gnok Calcio Show la domenica pomeriggio.
Da gennaio 2010 partecipa ad alcune puntate del programma televisivo Zelig su Canale 5. Nel settembre 2010 torna a lavorare in Rai con il L'almanacco del Gene Gnocco in onda su Rai 3. Dalla stagione successiva è membro fisso del programma La Domenica Sportiva. Da gennaio 2012 collabora con R101 nel programma in onda dalle ore 10:00 alle 13:00 dal lunedì al venerdì.
Il calcio fu presente anche nella sua carriera di comico: durante l'edizione 2006-2007 della trasmissione televisiva Quelli che il calcio lanciò una sfida all'intero mondo del pallone, chiedendo l'ingaggio, e un conseguente gettone di presenza, ad una qualsiasi squadra calcistica di Serie A. Cinque squadre (Atalanta, Bologna, Parma, Siena e Torino) risposero positivamente; alla fine il Parma, il 23 marzo 2007, gli offrì un contratto bimestrale da 3000 euro. Gnocchi venne a tutti gli effetti tesserato e inserito in rosa con il numero 52, indicante la sua età, e lo pseudonimo Gnoccao sulla maglia[12], tuttavia non riuscì a giocare neanche una partita in quell'annata, per via della difficoltà che il Parma incontrò nella lotta per la salvezza. Ciò nonostante i ducali confermarono il calciatore in rosa per il campionato successivo, ma anche in quella stagione non scese mai in campo.
L'iniziativa si ripropose due anni dopo, quando venne tesserato dal Genoa nel febbraio 2009, ma anche in questa occasione non disputò partite ufficiali.[13] Sia a Parma che a Genova, qualora avesse giocato in una partita di campionato, sarebbe stato il più anziano calciatore di sempre a calcare i campi della Serie A. Nel 2009 disputò una giornata di allenamento anche con Napoli e Bari[14], mentre i sammarinesi del Tre Fiori proposero il suo tesseramento per i preliminari di Champions League, che però venne rifiutato dalla Federazione poiché considerato lesivo nei confronti del movimento calcistico sammarinese.[15][16]
Procedimenti giudiziari
Nell'aprile 1997 Gene Gnocchi venne indagato per aver preteso dieci milioni di lire in più per una telepromozione per il marchio Philips durante la trasmissione Il processo del lunedì su Rai 3 nel 1994.[17]
Vita privata
Dal primo matrimonio con Gianna Cassani ha avuto nel 1982 il primo figlio, Ercole, e successivamente i figli Silvia e Marcello. Nel 2013 è diventato padre di Irene e nel 2018 di Livia, avute dalla seconda moglie Federica Baroncini, di qualche anno più giovane.[18] È ateo.[19]
Il mondo senza un filo di grasso. Dizionario delle impressioni del mondo licenziate dall'autore senza il consenso del mondo, Milano, Bompiani, 1997, ISBN88-452-3182-8.
Gene Gnocchi e Luca Cardinalini, Presidenti. Massimo Moratti e altri 51 fanatici del calcio messi in riga da Luca Cardinalini con un assist di Gene Gnocchi, Roma, Gallucci, 2003, ISBN88-88716-03-3.