Elka SynthexL'Elka Synthex è un sintetizzatore analogico polifonico. È stato usato da musicisti famosi come Stevie Wonder e Jean-Michel Jarre, dal quale è considerato uno degli strumenti preferiti. In particolare, il suono dell'arpa laser è stato in gran parte creato dal Synthex (preset 46): spesso le potenzialità del Synthex vengono associate soltanto a questo suono, mentre in realtà questo sintetizzatore è in grado di fornire infinite sonorità molto interessanti nonché diverse tra loro. Storia industrialeIl progettista Mario Maggi, romano, attivo già negli anni '70 con diversi progetti per sistemi modulari, inizialmente aveva previsto molte più funzioni implementate sul Synthex, ma a causa probabilmente del budget ridotto dell'azienda Elka, il progetto venne parzialmente ridimensionato. Il Synthex fu annunciato nel 1981, prodotto dal 1982 al 1985. La prima serie venne messa in commercio nel 1982, ad un prezzo concorrenziale con la precisa volontà dell'azienda ELKA di ritagliarsi una nicchia nel mercato dei sintetizzatori professionali[1]. L'utilizzo da parte di Jean-Michel Jarre e Keith Emerson, che usavano il Synthex sui palchi durante i loro concerti, servì ad aumentare la domanda di mercato per il Synthex. Un ultimo Synthex realizzato con pezzi di ricambio è stato costruito su richiesta per Stevie Wonder nel 1988[2] Nel 2015 gruppo finlandese Soundion Oy Ltd, (nuovo proprietario dei marchi della galassia ex-Generalmusic tra i quali ELKA) ha annunciato nel corso di Musikmesse di Francoforte la riedizione del Synthex. Qualche settimana dopo venne lanciata una campagna di raccolta fondi sul portale indiegogo per finanziare la clonazione dei circuiti del Synthex originale. La campagna si è conclusa senza raggiungere il target previsto ed il progetto è stato sospeso,[3] probabilmente per i dubbi sorti circa l'utilizzo di alcuni componenti elettronici fondamentali non più in produzione da molti anni come i CEM3320 di Curtis usati nei filtri ed i TDA1022 di Philips indispensabili per le linee di ritardo del Chorus[4]. Le tre versioniRisultano prodotte 1850 unità, realizzate in tre serie. Prima serieLa prima serie, di soli 50 esemplari, è dotata di sequencer 4 tracce monotimbrico sincronizzabile in ingresso e in uscita con una sorgente clock sync esterna,[5] con limitate funzioni per il salvataggio/lettura di banchi e sequenze su nastro, non indicate sul pannello[6], e nessuna implementazione MIDI[7]. Seconda serieLa seconda serie, di 800 esemplari, presenta un aggiornamento significativo: fu implementata una Computer Interface, che consente tra l'altro, tramite retrofit non originale, di estrapolare i messaggi MIDI note on/note off in ingresso, uscita e passante. Si noti bene che questi sono gli unici messaggi MIDI accettati dal Synthex. Questa serie presenta inoltre migliorie nella gestione e nel trasferimento dei dati su e da cassetta, con l'aggiunta delle funzioni verify e save to alle già presenti Load e Write, anche se non indicate sul pannello della prima serie. A tal proposito, su questa serie appaiono le indicazioni delle funzioni cassetta scritte sul pannello in corrispondenza e al di sotto dei tasti Memory / Preset / Panel / Write. Terza serieLa terza serie, di 1000 esemplari, presenta sequencer multitimbrico e porte MIDI IN/OUT/THRU di serie montate inclinate di 45° per via del limitato spazio a disposizione sullo chassis. Anche questa serie consente solamente il controllo di eventi Note ON/OFF, non riconosce (anzi gli creano problemi) i segnali MIDI continui come ad esempio stringhe Sys-ex o controlli di dinamica. Segni particolariIl synthex è provvisto di molte funzioni interessanti considerando il periodo in cui è stato realizzato, come ad esempio la presenza di un filtro multimodalità comprensivo di ben due filtri passa banda (BPF) a uno e due poli (-6 e -12 dB) e soprattutto di un filtro passa alto che conferisce al Synthex timbriche sonore cristalline pressoché uniche, tutto questo oltre ad un potente filtro passa basso a -24 dB per ottava. Componentistica dei filtri, 8 Curtis CEM3320, il filtro auto-oscilla da circa 7/10 in su della corsa del potenziometro RESONANCE, e c'è la possibilità di selezionare l'envelope inverso per il controllo della frequenza del filtro, particolarmente utile in modo passa alto. C'è un chorus incorporato con tre selezioni, molto semplice da utilizzare ma capace di dare un timbro davvero particolare al suono. Commutando lo strumento in SPLIT oppure DOUBLE, ciascuna delle due sezioni (UPPER e LOWER) dispone di un proprio stadio di chorus. Quando SPLIT o DOUBLE non sono attivi, i due stadi di chorus sono comunque utilizzati e assegnati internamente a 4 voci ciascuno, potenziando l'effetto complessivo. Ottima la sezione Oscillatore a bassa frequenza (LFO), con 4 forme d'onda (triangolare, dente di sega, dente di sega inversa e quadrata) destinabili indipendentemente via matrice a bottoni agli oscillatori (osc 1 – 2), all'onda quadra modulata in ampiezza (PWM 1 - 2), al filtro o all'amplificatore. Altro particolare interessante è il Sequencer monotimbrico (prima serie, poi migliorato) a 4 tracce che può contenere fino a 128 eventi per traccia e consente la riproduzione simultanea di tutte e 4 le tracce. Gli eventi possono essere sia note che pause, entrambi di durata programmabile in modo semplice ed intuitivo. Caratteristica controversa è l'uso di oscillatori a controllo digitale (DCO). Tale peculiarità fa storcere il naso ai "puristi" dell'analogico e dei VCO (oscillatori controllati in tensione), ma in realtà il Synthex presenta oscillatori interamente analogici, semplicemente pilotati per via digitale, senza nulla togliere alla ricchezza armonica del suono e allo stesso tempo garantendo stabilità d'intonazione nel tempo. Caratteristiche tecniche
Le memorie possono esser indipendentemente richiamate dai commutatori upper e lower presenti in questa sezione.
ConnessioniPrima versione
Seconda versioneStesse connessioni della prima versione, in più:
Da questa porta si possono estrapolare i messaggi MIDI note On/Off tramite retrofit non originale Elka. Terza versioneStesse connessioni della versione uno, in più:
La configurazione precedente dello chassis e quindi lo spazio rimasto a disposizione, ha obbligato Elka a montare questi tre connettori vicini tra loro e inclinati di 45 gradi rispetto al piano orizzontale. Caratteristiche costruttiveIl peso del sintetizzatore è di 29 kg. Le dimensioni sono 1095 mm x 495 mm x 160 mm. Tutta la parte inferiore e laterale dello chassis è fatta di legno massiccio, disponibile in 4 colorazioni a seconda della serie, legno chiaro o scuro nelle prime serie e nero o rosso in alcuni rari modelli dell'ultima serie. La parte superiore del pannello e la parte posteriore sono in metallo. Le colorazioni del pannello variano dal grigio scuro metallizzato delle prime serie al grigio più chiaro sempre metallizzato dell'ultima serie. Musicisti che utilizzano il Synthex ElkaJean-Michel Jarre ha usato il Synthex per il suono di Laser Harp nel disco Rendez-Vous e ne è un grande estimatore[8]. Geoff Downes degli Asia lo ha usato nel disco Astra. Stevie Wonder lo ha usato nella canzone Skeletons[9] Martin Gore tastierista dei Depeche Mode ha usato molto il Synthex nel suo ultimo disco solista MG[10]. Nick Rhodes, tastierista dei Duran Duran, ha usato molto il Synthex nel disco All You Need Is Now[11]. Nick ha usato il Synthex anche in varie tracce e lo ha mostrato nel trailer del nuovo album Paper Gods[12]. Keith Emerson tastierista degli Emerson, Lake & Palmer ha dichiarato di usare il Synthex e ci si è fatto fotografare per l'intervista su Electronics Music & Maker del 1985.[13] Note
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