Continua il tardo nome latino Aegidius[1][3]: esso può essere ricondotto al termine latino aegis[3][4] ("protezione"[5]), oppure al greco antico αιγιδιον (aigidion), "giovane capra"[1][2][4]. Le due origini sono in realtà probabilmente entrambe valide: aegis deriva dal greco Aigis (in italiano "Egida"), che era il nome dello scudo di Zeus, che era fatto di pelle di capra[5]; Erodoto riconduce il nome dell'Egida proprio al termine aix (genitivo: aigos), cioè appunto "capra"[5].
Esiste poi un'interpretazione differente, che vede il nome come un patronimico o un etnonimo derivato da Egeo, e significante quindi "figlio di Egeo" o "figlio dell'Egeo"[4][6] (va notato che lo stesso nome Egeo potrebbe avere origini analoghe a quelle sopra descritte).
Il nome mutò già in latino da Aegidius ad Egidius[2], giungendo in italiano nella forma corrente; in francese, durante il Medioevo, diventò Gide (o Gidie), quindi Gile e infine Giles (o Gilles)[1][2], dopodiché, verso il XI secolo, venne importato dai normanni in Britannia, introducendosi così nel mondo inglese[1][2]. Il nome, in inglese, viene talvolta usato per indicare genericamente un contadino ingenuo o credulone[3].
Onomastico
L'onomastico si festeggia generalmente il 1º settembre in memoria di sant'Egidio abate, operatore di miracoli, patrono dei lebbrosi, degli storpi e dei tessitori[1][6]. Si ricordano con questo nome anche: