Il nome del genere (Echinops) deriva dall'accostamento di due parole greche: ”echinos” = riccio e ”ops” = occhio, visione; questo vuol dire che la pianta a vederla sembra un riccio.[3] L'epiteto specifico (“exaltatus”) significa “molto alto” e si riferisce al portamento delle piante della specie.[4]
Il binomio scientifico attualmente accettato (Echinops exaltatus) è stato proposto dal botanico e micologo tedesco Heinrich Adolf Schrader (1767-1836) nella pubblicazione ”Hortus Gottingensis” nel 1811.[5]
Descrizione
È una pianta piuttosto alta: raggiunge l'altezza di 1 metro e mezzo (minimo 50 cm). La forma biologica della specie è emicriptofita scaposa (H scap): ossia è una pianta perennante tramite gemme situate sul terreno e con asse fiorale allungato e con poche foglie. L'indumento di questa specie consiste in peli formanti un feltro di 0,5 -1,5 mm di spessore: l'aspetto è quello di una pianta bianco-tomentosa.[6][7][8][9][10][11][12]
La parte aerea del fusto è eretta, cilindrica e semplice (non ramosa); non sono presenti peli ghiandolari.
Foglie
Le foglie sono decidue e lungo il fusto sono disposte in modo alterno; la forma della lamina è da ovata a ellittica o obovata del tipo lobato – pennatifida suddivisa in diversi segmenti lobati percorsi da visibili nervature; il margine è dentato– spinoso e scabro e termina con delle deboli spinule lunghe 1 mm. La pagina superiore è liscia, glabra e di colore verde scuro, quella inferiore è biancastra – tomentosa. La consistenza delle foglie è lievemente coriacea. Dimensione delle foglie: lunghezza 5 – 20 cm; la porzione centrale indivisa della foglia è larga 10 – 30 mm; i segmenti laterali sono larghi fino a 8 mm.
Infiorescenza
Le infiorescenze di tipo composto sono perlopiù uniche. L'infiorescenza è terminale ed è formata da numerosi capolini riuniti a formare una struttura sferica (o globosa). La dimensione dell'infiorescenza può arrivare a 5 –6 cm di diametro (normalmente 15 – 35 mm). Ogni capolino è unifloro, ossia possiede un solo fiore tubuloso circondato da diverse squame (quelle inferiori sono lunghe 8 – 9 mm) o bratteeglabre e cigliate ai bordi; le squame sono libere (non saldate fra di loro) e sono lineari alla base e bruscamente allargate in una punta triangolare. Tale struttura morfologica è propria di questo tipo di fiori e viene chiamata da alcuni botanici florula o sinflorescenza (capolino sarebbe in questo caso una denominazione impropria). Dimensioni dei capolini : 18 – 60 mm.
Calice: i sepali del calice sono ridotti o quasi inesistenti (il calice consiste in una minuta coroncina).
Corolla: i petali sono saldati a tubo nella parte inferiore, aperti a stella (in 5 lobi a forma di lacinie) nella parte terminale. Nella parte iniziale del tubo il colore è biancastro per poi mutare in sfumature azzurrine nei 5 lobi. Lunghezza delle corolle: 8 – 15 mm (parte tubolare: 2 – 6 mm; parte apicale 5 – 6 mm).
Il frutto è un achenio con pappo. Il pappo è formato da diverse brevi squamette lineari e membranose; le squamette sono variamente saldate al corpo principale del frutto. Lunghezza del frutto: 7 – 8 mm. Lunghezza del pappo: 1 mm.
Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
Dispersione: i semi cadendo a terra (dopo essere stati trasportati per alcuni metri dal vento per merito del pappo – disseminazione anemocora) sono successivamente dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).
Habitat: l'habitat tipico per questa specie sono le sponde, i greti dei fiumi, le siepi e i boschi cedui; ma si trova anche nei campi, vigne e oliveti. Il substrato preferito è calcareo ma anche calcareo/siliceo con pH basico, alti valori nutrizionali del terreno che deve essere umido.
Distribuzione altitudinale: sui rilievi queste piante si possono trovare fino a 800 ms.l.m.; frequentano quindi il seguente piano vegetazionale: collinare (oltre a quello planiziale – a livello del mare).
Fitosociologia
Dal punto di vista fitosociologico alpino la specie di questa scheda appartiene alla seguente comunità vegetale:[15]
Formazione : delle comunità perenni nitrofile
Classe : Artemisietea vulgaris
Ordine : Onopordetalia acanthii
Alleanza : Arction lappae
Tassonomia
La famiglia di appartenenza di questa voce (Asteraceae o Compositae, nomen conservandum) probabilmente originaria del Sud America, è la più numerosa del mondo vegetale, comprende oltre 23.000 specie distribuite su 1.535 generi[16], oppure 22.750 specie e 1.530 generi secondo altre fonti[17] (una delle checklist più aggiornata elenca fino a 1.679 generi)[18]. La famiglia attualmente (2021) è divisa in 16 sottofamiglie.[1]
Il genere Echinops L. comprende oltre 213 specie (delle quali mezza dozzina sono presenti spontaneamente sul territorio italiano) originarie soprattutto della fascia che va dall'Asia Minore fino ai monti Altai.[21][22]
Filogenesi
Echinops exaltatus appartiene alla sezione Ritro (o Echinops secondo altri autori): le squameinvolucrali sono tutte libere e non si prolungano in lunghe spine (caratteristica invece dell'altra sezione chiamata Ritrodes).[22]
Echinops × pellenzianus G. Hügin & W. Lohmeyer, 1993
Sinonimi
Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[2]
Echinops bannaticus Auct., non Rochel
Echinops commutatus Juratzka
Echinops commutatus fo. sectatus A.T.Szabó
Echinops eglandulosus Schur
Echinops globifer Janka
Echinops mollis Schur
Echinops paniculatus Jacq. fil. (1813)
Echinops strictus Fisch. ex Sims.
Sphaerocephalus commutatus Kuntze
Sphaerocephalus exaltatus Kuntze
Specie simili
Echinops sphaerocephalus L. - Cardo-pallottola maggiore: raggiunge i due metri di altezza; le foglie sono più grandi (fino a 40 cm di lunghezza) e le spinule sono pungenti; l'infiorescenza può arrivare fino a 8 cm di diametro ed ha un colore azzurro – biancastro. È presente in tutta l'Italia ma non nelle isole.
Echinops ritro L. - Cardo-pallottola coccodrillo: è meno alto (massimo 80 cm), il fusto è ramoso con molte infiorescenze, le foglie sono più sottili ma con spinule più lunghe, i globi al massimo arrivano a 45 mm di diametro e sono colorati di azzurro.
Altre notizie
Il cardo-pallottola semplice in altre lingue viene chiamato nei seguenti modi: