L'attuale detentore del titolo è il Principe del Galles William, figlio maggiore dell'attuale sovrano britannico, Re Carlo III. Sua moglie, Catherine, è la duchessa di Cornovaglia.
Storia
Leggenda
Secondo quanto narrato da Goffredo di Monmouth nel suo Historia Regum Britanniae (1136), il primo capo della Cornovaglia fu Corineo, un guerriero troiano e alleato di Bruto di Troia, ritratto come il colono originale delle isole britanniche. Da allora diversi duchi leggendari avrebbero regnato sulla Cornovaglia, rimanendo separati dall'alto re di Britannia, agendo come alleati e talvolta protettori. In particolare durante il regno di Uther Pendragon, Gorlois, duca di Cornovaglia, si ribellò al sovrano, che aveva mostrato un'eccessiva passione per sua moglie Igraine. Uther uccise Gorlois e si unì a Igraine: da questa unione nacque il futuro Re Artù.[3]
Storia del titolo
Tralasciando l'origine leggendaria del titolo, di fatto il titolo di duca di Cornovaglia è il più antico dei ducati creati nel regno d'Inghilterra ed è da sempre affidato al figlio maggiore del sovrano. Il primo duca di Cornovaglia, nominato nel 1337, fu Edoardo il Principe Nero, figlio maggiore di Edoardo III d'Inghilterra; dopo la morte di Edoardo il ducato fu ricreato per suo figlio, il futuro Riccardo II d'Inghilterra. Secondo una legge del 1421, da allora il ducato passa al figlio maggiore del sovrano ed erede al trono.
Successione
L'atto costitutivo del 17 marzo 1337 stabilì la regola secondo cui il duca sarebbe stato il figlio maggiore ed erede apparente del monarca.[2] Ci furono alcune deviazioni da questa regola fino a un caso legale (chiamato the Prince's case) nel 1606, che sostenne che la legge dovesse essere rispettata.[4]
Se però il figlio maggiore del sovrano muore, il titolo non passa al suo primogenito ma al fratello successivo: il principio alla base è che il titolo può essere detenuto solo da un figlio del sovrano e non da un nipote, anche se questi è l'erede al trono. Allo stesso modo, il titolo segue solo la linea maschile e nessuna erede al trono potrà essere Duchessa di Cornovaglia (anche dopo l'Atto di Successione alla Corona del 2013), anche se una regina regnante senza figli maschi sarebbe duca de facto.
È quindi possibile essere Principe di Galles ed erede al trono senza essere Duca di Cornovaglia: ad esempio, l'erede al trono di Giorgio II, il futuro Giorgio III, era Principe di Galles, ma non Duca di Cornovaglia (in quanto nipote e non figlio del sovrano). Quando il titolo è vacante le proprietà del ducato tornano alla Corona finché il monarca non dovesse avere un figlio maschio o un nuovo monarca con un figlio salisse al trono.
Particolarità del titolo di Duca di Cornovaglia è il fatto che al titolo corrisponde una effettiva territorialità, il Ducato di Cornovaglia; il Duca di Cornovaglia è infatti diretto proprietario di terreni fondiari per un equivalente di 220 miglia quadrate (circa 557 chilometri quadrati) situati principalmente nel Devon, oltre ad avere particolari diritti per quanto riguarda l'ordinamento stesso della Cornovaglia. A differenza di quanto accade nelle altre Contee del Regno Unito, spetta al Duca di Cornovaglia, e non al Sovrano, la prerogativa di nominare l'Alto Sceriffo di Cornovaglia, inoltre il Duca ha il diritto di incorporare tutte le proprietà fondiarie di coloro che muoiano senza eredi in tutta la Cornovaglia (bona vacantia). Il Ducato comprende, oltre a boschi e foreste, diverse aziende agricole e nel complesso l'insieme delle attività produce un fatturato di circa 21,7 milioni di Sterline (stima 2017-2018) che vengono concesse all'Erede al Trono per il mantenimento proprio e della sua famiglia; benché tecnicamente i proventi del Ducato siano esenti dalle tasse, Carlo III (prima di salire al trono) dal 1993 al 2022 ha sempre scelto di pagare volontariamente le tasse.[5]
Prima del 2011 i proventi del Ducato di Cornovaglia, in assenza di un detentore del titolo, venivano incamerati dalla Corona, ma a seguito del Sovereign Gran Act è stato stabilito che i proventi del Ducato passino all'erede al trono indipendentemente dal fatto che ne sia titolare o meno; qualora l'erede al trono non abbia ancora raggiunto la maggiore età, gli viene corrisposto il 10% delle rendite, mentre il resto viene incamerato dalla Corona; la sovvenzione sovrana (Sovereign Grant) viene ridotta del medesimo ammontare.[6]
Stemma
Lo stemma del Duca di Cornovaglia è: "Nero, quindici bisanti, cinque, quattro, tre, due e uno". Lo stemma fu adottato alla fine del XV secolo, sulla base dello stemma di Riccardo, conte di Cornovaglia. I bisanti tra le braccia di Riccardo avevano lo scopo di rappresentare i piselli, noti in francese come pois, come un gioco di parole riferimento alla regione francese del Poitou, di cui era conte.[7]
Il 21 giugno 1968 un provvedimento reale aggiunse al suddetto stemma la corona dell'erede apparente, che consiste in quattro croci paté e quattro gigli con un arco (usato solo dal principe di Galles). I sostegni sono due gracchi della Cornovaglia, ognuno dei quali sostiene una piuma di struzzo. Il motto usato con le armi è Houmout, che significa "Di buon umore" o "coraggio" in medio-basso tedesco,[8] il motto personale del Principe Nero.[9]