Drogone di Metz
Drogone, conosciuto anche come Dreux o Drogo (17 giugno 801 – Metz, 8 dicembre 855), fu uno dei figli illegittimi dell'imperatore franco Carlo Magno, che questi aveva avuto dalla concubina Regina.[1] Fu vescovo di Metz. BiografiaDal momento che egli era uno dei pochi figli ad essere sopravvissuto al padre, Drogone aveva delle prospettive molto favorevoli di salire al potere; solamente uno dei figli maggiori di Carlo Magno era ancora in vita e si premurò di assicurarsi che i suoi oppositori fossero placati. Drogo divenne chierico nell'818, abate di Luxeuil nell'820 ed infine ascese alla cattedra vescovile di Metz nell'823 e nell'834 divenne arcicanonico, mantenendo tale carica per tutta la sua vita. Il fratello minore, Ugo, fu ordinato sacerdote anch'esso e divenne abate nonché cancelliere. Drogo rimase estremamente leale al fratellastro, Ludovico il Pio, e riuscì ad ottenere grande potere durante il suo regno; egli diresse il concilio di Thionville; la sua influenza incominciò a diminuire alla morte di Ludovico ed infine precipitò quando spirò il fratello Ugo nell'844. Ciononostante nell'844 fece parte, con altri ecclesiastici e dignitari imperiali, del seguito di Ludovico II, inviato a Roma dal padre Lotario, per incontrare papa Sergio II e dirimere la controversia originata dalla consacrazione ed intronizzazione papale di quest'ultimo, che erano avvenute senza attendere il consenso dell'imperatore.[2] Egli riuscì poi a completare la compilazione del Messale di Drogo, così chiamato in suo onore. Nell'852 fece traslare le reliquie di San Celeste di Metz a Marmoutier, insieme a quelle di sant'Autore.[3] Drogone è seppellito nella chiesa abbaziale di Sant'Arnolfo a Metz. Informazioni a proposito di Drogone, vescovo di Metz, possono essere rinvenute negli Annali Bertiniani, anno 839: «Dominicae nativitatis festum hilariter, a Drogone fratre suo et Metensis urbis episcopo decentissime susceptus, in eadem civitate caelebravit.» Successione apostolicaLa successione apostolica è:
Ascendenza
Note
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