Diocesi di Siene
La diocesi di Siene (in latino Dioecesis Syenitana) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaSiene, identificabile con Assuan in Egitto, è un'antica sede episcopale della provincia romana della Tebaide Seconda nella diocesi civile d'Egitto. Faceva parte del patriarcato di Alessandria ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Tolemaide. Sono diversi i vescovi noti di quest'antica diocesi egiziana, che era la più meridionale dell'Egitto ai confini con la Nubia. Siene e la sua regione ricevettero attorno al 330 la visita di Atanasio di Alessandria, ed è presumibile che fu in quest'occasione che venne istituita la sede episcopale.[1] Nella lettera festale XIX di Atanasio, del 347, vengono riportati i nomi di vescovi deceduti di diverse sedi egiziane e i nomi di coloro che furono nominati al loro posto. Per la sede di Siene al defunto Nilammone succedette un vescovo con lo stesso nome.[2] Nilammone II era ancora in carica nel 356, anno in cui fu esiliato, assieme ad altri vescovi, durante la persecuzione di Giorgio di Alessandria.[3] Secondo un sinassario copto-arabo, a Siene alla morte del vescovo Valerio il popolo scelse come suo vescovo il santo Ammonio, che fu consacrato dal patriarca Timoteo di Alessandria (380-385). Poco dopo la stessa procedura fu seguita alla morte di un vescovo, di cui non è fatto il nome; il popolo scelse il monaco Hadra, che fu consacrato da Teofilo di Alessandria (385-412).[4] Il vescovo Appio è documentato da un papiro, datato tra il 425 e il 450, che riporta una lettera che il vescovo scrisse all'imperatore Teodosio II per lamentarsi della difficile situazione in cui versa la sua diocesi, esposta continuamente alle incursioni dei barbari, e per domandare che la guarnigione militare di Siene fosse sottoposta al suo comando.[5] Le Quien aggiunge un martire, Ammonio, messo a morte a Antinoe, dove esisteva una chiesa in suo onore. L'autore non riporta nessuna indicazione cronologica relativa a questo santo.[6] Dal XIX secolo Siene è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 13 aprile 1984. CronotassiVescovi residenti
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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