Il territorio fu tuttavia conquistato dai Cavalieri Teutonici solo nel 1255. Il primo vescovo noto della diocesi, Johann von Diest, fu quindi un vescovo titolare che, date le circostanze, non prese mai possesso della sua sede. Solo con Heinrich von Streitberg la diocesi fu organizzata e nel 1258 ricevette la dotazione necessaria per il mantenimento della mensa vescovile.[3] Nel 1253 entrò a far parte della provincia ecclesiastica di Riga.
Il territorio iniziale della diocesi era compreso, a nord e a sud, tra i fiumi Pregel e Nemunas, a ovest dal mar Baltico e a est dai confini con il granducato di Lituania. Successivamente a questo territorio si aggiunse anche la penisola della Vistola e parte del territorio di Klaipėda sulla riva destra del Nemunas.[4]
Il capitolo della cattedrale fu eretto il 1º gennaio 1285 dal vescovo Christian von Mühlhausen; comprendeva 7 canonici. Prima della soppressione della diocesi esistevano 2 monasteri maschili e 3 femminili.[5]
L'ultimo vescovo in comunione con la Santa Sede, fu Georg von Polenz, che introdusse il luteranesimo nella diocesi: impose ai preti l'obbligo di leggere gli scritti di Martin Lutero, abolì la messa, iniziò la secolarizzazione dei monasteri. Infine aderì formalmente alla nuova religione il 30 maggio e poi ancora il 10 dicembre 1525.[6]
Su iniziativa del re polacco Stefano I Báthory e del sinodo di Piotrków del 1577, ci fu un tentativo di restaurare la diocesi, che però non ebbe effetto.[7] Tuttavia, con il breve Quas dedit amplitudo tua del 7 dicembre 1617papa Paolo V affidò ai vescovi di Varmia l'amministrazione apostolica del territorio dell'antica diocesi di Sambia; quest'incarico durò fino al 1773, quando il vescovo Ignacy Krasicki dovette rinunciarvi, in seguito alle pressioni del governo prussiano.[7][8][9] Con la bollaDe salute animarum di papa Pio VII del 16 luglio 1821 il territorio che un tempo apparteneva alla diocesi di Sambia fu incorporato nella diocesi di Varmia.
^(PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, pp. 271-272.
^(PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, pp. 272-273.
^(PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, p. 274.
^(PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, p. 273. Il capitolo dei canonici elesse altri due vescovi "protestanti", fino all'abolizione dell'episcopato nel 1587.
^ab(PL) Kumor, Granice metropolii i diecezji polskich, p. 273.
^ab(PL) Piotr Nitecki, Biskupi kościoła w Polsce w latach 965-1999. Słownik biograficzny, edizione II, Warszawa, 2000, p. 29*.