Diocesi di Olimpo
La diocesi di Olimpo (in latino: Dioecesis Olympena) è una sede soppressa del patriarcato di Costantinopoli e una sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaOlimpo, identificabile con Delik-Tas nell'odierna Turchia, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Licia nella diocesi civile di Asia. Faceva parte del patriarcato di Costantinopoli ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Mira. La diocesi è documentata nelle Notitiae Episcopatuum del patriarcato di Costantinopoli fino al X secolo.[1] Sono quattro i vescovi attribuiti a questa antica sede episcopale. Il primo è un noto scrittore ecclesiastico vissuto fra III e IV secolo, san Metodio. Aristocrito figura negli atti dei concili ecumenici di Efeso nel 431 e di Calcedonia nel 451; tuttavia risulta sempre assente nelle diverse liste di presenza, pur risultando in quelle delle sottoscrizioni, sia a Efeso che a Calcedonia.[2] Anatolio sottoscrisse nel 458 la lettera dei vescovi della Licia all'imperatore Leone I dopo la morte di Proterio di Alessandria.[3] Giovanni è documentato in due occasioni: il 20 luglio 518 sottoscrisse la petizione inviata dal sinodo di Costantinopoli al patriarca Giovanni, perché rompesse i suoi legami con Severo di Antiochia e il partito monofisita e ristabilisse la fede calcedonese; il 9 settembre 520 sottoscrisse la lettera che dieci metropoliti e dieci vescovi, riuniti in sinodo a Costantinopoli, scrissero a papa Ormisda per annunciargli la morte del patriarca Giovanni e l'elezione del suo successore Epifanio.[4] Dal XVIII secolo Olimpo è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 6 giugno 1975. Il suo ultimo titolare è stato il salesiano Segundo García Fernández, vicario apostolico di Puerto Ayacucho in Venezuela. CronotassiVescovi greci
Vescovi titolari
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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