Diocesi di Diocesarea di Palestina
La diocesi di Diocesarea di Palestina (in latino: Dioecesis Diocaesariensis in Palaestina) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica. StoriaDiocesarea di Palestina, corrispondente alla città di Zippori (Saffūrïyeh) nell'odierno Israele[1], è un'antica sede vescovile della provincia romana della Palestina Seconda nella diocesi civile d'Oriente. Faceva parte del patriarcato di Gerusalemme ed era suffraganea dell'arcidiocesi di Scitopoli. Sono noti solo tre vescovi di questa antica diocesi bizantina: Doroteo, che prese parte al concilio di Calcedonia (451); Marcellino, che sottoscrisse nel 518 la lettera sinodale di Giovanni di Gerusalemme contro Severo di Antiochia e i monofisiti; e Ciriaco, che firmò gli atti del sinodo del 536 convocato dal patriarca Pietro contro Antimo di Costantinopoli e che vide riuniti assieme i vescovi delle Tre Palestine. In epoca crociata furono edificate a Diocesarea (chiamata Sepphoris) una grande basilica a tre navate ed un castello dei Templari. Dal XVII secolo Diocesarea di Palestina è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; la sede è vacante dal 26 maggio 1964. CronotassiVescovi greciVescovi titolariI vescovi di Diocesarea di Palestina appaiono confusi con i vescovi di Diocesarea di Isauria, perché nelle fonti citate le cronotassi delle due sedi non sono distinte.
Note
Bibliografia
Collegamenti esterni
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